Caldo 'primaverile' in quota dall'Alto Adige al Veneto, toccati i 18,5 gradi ad Asiago (a 1000 metri): "Valori da fine maggio-inizio giugno". In Val Venosta: "Mai così caldo così presto"
Gli effetti dell'anticiclone si fanno ancora sentire su gran parte del Paese e, in montagna in particolare, le temperature sono oggi tornate a salire abbondantemente portando, in Trentino, la quota di zero termico a ben 3.200 metri. Ad Asiago nel frattempo, dicono gli esperti di Meteo Bassano e Pedemontana del Grappa, la colonnina di mercurio ha raggiunto i 18,5 gradi: “A 1000 metri di quota è un valore da fine maggio-inizio giugno”. La massima alla stazione Arpav sul Monte Grappa, a 1540 metri di quota, è stata di 13,3 gradi. In Val Venosta, dice il meteorologo della Provincia di Bolzano Dieter Peterlin, non si sono mai raggiunti livelli di temperatura così alti così presto
TRENTO. Dopo un gennaio con temperature di ben 2,4 gradi superiori ai livelli medi per il periodo (Qui Articolo), il mese di febbraio si è aperto in Trentino (e su buona parte del Nord Italia) all'insegna degli effetti dell'anticiclone che sta portando, in particolare in quota, a temperature decisamente alte e vicine, spesso, a medie ben lontane da quelle tipiche invernali.
Sul territorio provinciale infatti, come riportano gli esperti di Meteotrentino, la quota di zero termico oggi si assesta attorno ai 3200 metri, con un'ulteriore risalita attesa per lunedì, quando il dato potrebbe arrivare anche a 3.300-3.400 metri. Valori tipici del periodo fine estivo (nella seconda metà di settembre) più che di quello invernale (Qui Articolo).
La temperatura massima oggi in Trentino ha superato i 18 gradi a Cavalese (a 958 metri di quota), toccando i 17,6 a Cles (alla stazione di Maso Maiano a 655 metri di quota) e gli 11,4 gradi a Daone (stazione di Malga Bissina a 1785 metri). Al lago di Calaita (1605 metri) raggiunti i 12,8 gradi, come al bivacco Marinelli (Malè) a quota 2100 metri. Superati i 18 gradi anche a Piazza di Terragnolo (a 800 metri di quota).
Per quanto riguarda l'Alto Adige, il meteorologo della Provincia di Bolzano Dieter Peterlin ha parlato di temperature "primaverili" in pieno inverno in Provincia: a Laces (639 metri di quota) la colonnina di mercurio è arrivata a 21,3 gradi centigradi, a Silandro a 20,1, a Lasa (868 metri di quota) a 18,6 e a San Martino in Passiria a 17 gradi. In generale, precisa Peterlin: "Non è mai stato così caldo così presto in Val Venosta da quando sono iniziate le misurazioni".
Nel pomeriggio di oggi (3 febbraio) gli esperti hanno poi segnalato i valori di temperatura eccezionali registrati ad Asiago, dove la stazione di Arpav all'aeroporto ha registrato una temperatura massima di 18,5 gradi centigradi (alle 14) a circa 1.000 metri di quota: “E' il secondo valore mensile più alto – riporta Meteo Altopiano di Asiago sui social – dopo il valore record di +19,9 del 29 febbraio 2012”. Ad oggi, però, il mese è soltanto agli inizi.
Monitorando l'aumento delle temperature in zona, in precedenza gli esperti di Meteo Bassano e Pedemontana del Grappa avevano segnato +17 gradi a 1.000 metri di quota ad Asiago e +15 a 1200 metri, nella zona di Lepre e Finestron: “Siamo qui nuovamente – scrivono – a parlare di clima mite in quest'inverno che, in montagna, ad oggi è il più caldo da inizio rilevazioni”.
I valori registrati, aggiungono, avrebbero infranto i precedenti record storici se si fossero verificati solo 3 giorni fa, in gennaio: “Giusto per dare l'idea dell'anomalia, 17 gradi centigradi a 1.000 metri e 15 gradi a 1.200 è la media di fine maggio-inizio giugno a quelle quote, e questa situazione durerà anche nei prossimi giorni con inversione termica notturna solo su pianure, valli e sulla parte bassa dell'Altopiano dei Sette Comuni. Vi lasciamo con questo video di poco fa, come vedete questa mitezza fuori stagione sta portando squilibri per la natura che inizia già a 'lavorare' al 3 febbraio”. Poco lontano, alla stazione Arpav sul Monte Grappa (a quota 1540 metri) la temperatura massima (registrata alle 16) è stata pari a 13,3 gradi centigradi.
Come spiegato ieri dall'ingegnere ambientale e membro di Meteo Trentino Alto Adige Giacomo Poletti (Qui Articolo), sul territorio provinciale la situazione si sbloccherà probabilmente con l'arrivo del prossimo fine settimana, quando è atteso il passaggio di una perturbazione.