PODCAST. Il "metodo gentile" e il recupero dei cavalli che malati e maltrattati: "Abbiamo recuperato un animale con una gamba fratturata, quasi una miracolo"
La storia di Carlotta Buonomini, titolare del maneggio "Charlotte Horse Riding” a Campitello di Fassa. L'istruttrice di equitazione originaria di San Marcello Pistoiese in Toscana, racconta la sua attività a "Da quassù", il podcast de Il Dolomiti realizzato da Marta Manzoni
CAMPITELLO DI FASSA. L'emozione di cavalcare d'estate in uno scenario spettacolare sulle Dolomiti o d'inverno circondati da un paesaggio incantevole. E il recupero dei cavalli da situazioni, fisiche e anche psicologiche difficili. La storia di Carlotta Buonomini, titolare del maneggio "Charlotte Horse Riding” a Campitello di Fassa
"Ho lasciato gli studi di medicina poco prima della laurea e sono andata a Capo Verde in Africa". E' la svolta per Buonomini. "Inizialmente avevo aperto un'attività di avvolgimento bagagli all'aeroporto. Avevo una cavalla che non stava bene e l'ho curata, questo mi ha dato tantissima soddisfazione". E da lì che inizia l'avventura nel curare gli animali.
L'istruttrice di equitazione originaria di San Marcello Pistoiese in Toscana, racconta la sua attività nel maneggio "Charlotte Horse Riding Asd” in val di Fassa per "Da quassù", il podcast de Il Dolomiti realizzato da Marta Manzoni.
Una passione coltivata fin da piccola. "Sono sempre andata a cavallo e ho praticato quasi tutte le discipline equestri". A Capo Verde l’istruttrice è arrivata ad avere 28 cavalli in totale recuperati anche dalle isole vicine. Poi il rientro perché “tanti mi dicevano che c’era tanto bisogno anche in Italia”. Prima inizia a Varco Sabino, in Lazio, poi dopo alcuni mesi il trasferimento a Campitello di Fassa in Trentino.
La scelta sulla val di Fassa perché "gli inverni secchi e freddi ci consentono di lavorare al meglio sulle cure. Ci sono grandi vantaggi per esempio non ci sono tafani, e non vengono propagate infezioni perché non ci sono insetti che sporcano le ferite”.
Il lavoro è incentrato sul cavallo e sulla sua salute, fisica e psicologica. Il maneggio recupera cavalli. L'istruttrice per educare e domare i propri cavalli usa il “metodo gentile” della scuola Monty Roberts: “Questo metodo – spiega Buonomini – è basato sull’approccio delicato e comprensivo del cavallo: si rassicura se vittima di violenze. Si insegna con la gentilezza a essere un compagno affidabile e tranquillo, eliminando gradualmente ogni trauma”.
Sono state recuperate anche situazioni molto difficili. "Un cavallo aveva una frattura e solitamente vengono abbattuti. Ho fatto un ingessatura e in quasi un mese è guarito. Oggi sta benissimo, quasi un miracolo". Altre iniziative riguardano l'avvicinamento all'animale attraverso la "pet therapy". "Insegniamo anche come ci si comporta e come rapportarsi con questi animale, senza avere paura ma rispetto".
A oggi sono 115 i cavalli “speciali”, provenienti da tutta Italia e affetti da malattie non curate, lesioni, tumori, ma soprattutto nella maggioranza dei casi traumatizzati psicologicamente che sono stati recuperati all'interno di questo maneggio, un'esperienza che si è recentemente ampliata con il “Dog Hostel”, il primo asilo diurno per cani della Val di Fassa. Un servizio di cui si sentiva la necessità nella valle ladina, dove, soprattutto d’estate, gli ospiti in vacanza con il cane sono in costante aumento mentre scarseggiano dog sitter e non ci sono strutture a cui affidare l’amico a quattro zampe se si desidera fare sport o attività particolari.
La soddisfazione è tanta ma non mancano le difficoltà. "Si combatte ogni giorno e sono tante le difficoltà da affrontare quotidianamente nell'organizzazione dell'attività e non è mancato anche un atteggiamento sessista. Non sono ricca di famiglia e ho fatto tutto con le mie forze. E' un lavoro di passione e si può sempre imparare dai cavalli", conclude Buonomini.