Caro energia, la settimana bianca? ''E' per ricchi: un salasso tra il 15% e il 18% in più rispetto all'anno scorso e 7 notti in hotel fino a 15 mila euro''
Per gli skipass si va verso rincari tra il 10% e il 15%, dormire 7 notti in hotel costa fino a 15.500 euro. L'analisi di Assoutenti: "Impianti sciistici, strutture ricettive, bar e ristoranti sono stati costretti a aumentare prezzi e tariffe, scaricando così sui consumatori finale il conto della crisi energetica. La settimana bianca è per ricchi"
TRENTO. "Un salasso, la spesa media tra 1.400 e 1.600 euro a persona, dormire 7 notti in hotel? Costa fino a 15 mila euro. I rincari sono nella forbice tra il 15% e il 18% rispetto all'anno scorso". Questo l'allarme lanciato di Assoutenti nell'analizzare i costi della "settimana bianca". Il caro energia si abbatte sul comparto della montagna, con rincari che investono prezzi e tariffe di tutta la filiera per fronteggiare un trend di aumento dei costi gestionali.
L'Associazione no profit per la tutela dei consumatori, attività di informazione, solidarietà sociale e tutela dei diritti civili, educazione al consumo ha messo a confronto le tariffe della passata stagione nelle principali stazioni sciistiche con quelle in vigore per il prossimo inverno.
Gli skipass sono cresciuti in media del 10% quale adeguamento all'inflazione. "Si è cercato un equilibrio per non incidere troppo sulle famiglie e sugli sciatori ma questo aumento non compre le spese energetiche", ha spiegato a Il Dolomiti la presidente di Anef, Valeria Ghezzi (Qui articolo). A essere in difficoltà sono soprattutto le società medie e piccole che già considerano l'apertura anti-economica, mentre quelle più grandi vedranno i margini assottigliarsi. "Quest'anno non si deve sprecare nulla, compresa l'acqua per l'innevamento programmato". La volontà degli impiantisti è quella di tenere duro (Qui articolo).
Ma una vacanza sulla neve rischia di essere salata per tutti. Chi sceglierà le Dolomiti, analizza Assoutenti, recandosi in una delle località del maggiore comprensorio d’Italia, cioè il Dolomiti Superski, dovrà mettere in conto una spesa giornaliera, in alta stagione, di 74 euro contro i 67 euro dell'anno scorso con un aumento della tariffa del +10,4%. L’abbonamento stagionale passa invece dagli 870 euro di un anno fa a 890 euro (se acquistato fino al 24 dicembre; dopo Natale da 930 a 950 euro).
Lato Skirama Dolomiti per la tessera stagionale valido su tutte le località (Madonna di Campiglio e Pinzolo in val Rendena, Folgarida Marilleva, Pejo e Ponte di Legno/Tonale in val di Sole e Lombardia, Paganella, Monte Bondone e Alpe Cimbra-Folgaria e Lavarone) si passa da 384 euro a 408 euro, sempre in alta stagione. I prezzi scendono poi se si punta sull'acquisto online e molte imprese rafforzano gli skipass "dinamici" come Madonna di Campiglio oppure il comprensorio Pontedilegno-Tonale (Qui articolo).
Prezzi più alti in Lombardia: il prezzo giornaliero dello skipass in alta stagione a Bormio sale da 46 euro a 52 euro, con un aumento del +13%, quello stagionale da 775 euro a 825 euro (+6,4%). A Livigno invece la spesa passa da 52 a 55 euro lo skipass giornaliero (+5,8%), da 787 euro a 825 euro (+4,8%) per lo stagionale.
La valle d'Aosta. "Deve mettere in conto - prosegue Assoutenti - un aumento dello skipass del +8,9% a Courmayeur (da 56 a 61 euro) e del +7,5% a Cervinia (da 53 a 57 euro). Lo stagionale, valido illimitatamente in tutte le stazioni del territorio valdostano compreso la SkyWay Monte Bianco oltre che La Rosière, sul territorio Francese e Alagna, su quello Piemontese, potrà essere acquistato al prezzo di 1.286 euro contro i 1.180 euro dell’anno scorso (+8,9%); lo stagionale Valle d’Aosta + Zermatt costerà invece 1.518 euro contro i 1.393 euro della scorsa stagione (+9%)".
Si va verso i ritocchi dei listini anche per pernottare. Anche alberghi, hotel, B&B, pensioni, case vacanze e strutture ricettive varie hanno aggiornato i prezzi. "Questo - evidenzia Assoutenti - a causa dell’impennata dei costi energetici, che sarà ancora più pesante in montagna, considerata la necessità di riscaldare adeguatamente gli ambienti".
Chi oggi prenota un soggiorno da una settimana a Cortina d’Ampezzo (dal 30 dicembre al 6 gennaio) in camera doppia, utilizzando le più note piattaforme di prenotazione, spende da un minimo di 2.200 euro circa a un massimo di 14.170 euro; da 1.600 euro a 6.800 euro a Ortisei, mentre a Courmayeur la spesa parte da un minimo di 1.750 euro circa a un massimo di 9.871 euro, poi a Livigno si va tra 1.650 euro e 15.500 euro per un soggiorno di 7 notti in alta stagione.
Per la classica settimana bianca, calcola Assoutenti, la spesa media procapite tra skipass, alloggio, servizi, consumazioni, ristoranti e così via sarà compresa tra i 1.400 e i 1.600 euro, trasporti esclusi, con una crescista stimata tra il +15% e il +18% sulla stagione invernale 2021/2022.
"Impianti sciistici, strutture ricettive, bar e ristoranti, per riuscire a portare avanti l’attività e sostenere costi di luce e gas sempre più proibitivi, sono stati costretti a aumentare prezzi e tariffe, scaricando così sui consumatori finale il conto della crisi energetica. Una situazione che purtroppo impedirà a una fetta sempre più ampia di italiani di godere di qualche giorno sulla neve e trasformerà la settimana bianca in un lusso riservato ai ricchi", il commento di Furio Truzzi, presidente di Assoutenti.