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Trento ospita l'anteprima nazionale del sondaggio UE: "I cittadini europei chiedono una politica commerciale più reattiva e sostenibile"

Nell'evento organizzato da Confindustria Trento l'anteprima nazionale del sondaggio della Commissione Europea sulla percezione della politica commerciale

Pubblicato il - 13 settembre 2024 - 18:26

TRENTO. In un contesto globale sempre più complesso, caratterizzato da tensioni geopolitiche e crescenti preoccupazioni per la sostenibilità, i cittadini europei chiedono una politica commerciale dell'UE più reattiva, flessibile e coerente con le altre politiche comunitarie.

 

Questi sono alcuni dei risultati chiave emersi dal sondaggio della commissione europea, presentati in anteprima nazionale a Trento da Nicola Faganello, direttore centrale per la politica commerciale internazionale del Ministero degli Affari Esteri.  

 

Nonostante le sfide attuali, l'indagine rivela un forte sostegno al ruolo dell'UE nella gestione delle dinamiche commerciali globali. I cittadini europei sono sempre più consapevoli dell'importanza di una politica commerciale europea forte per affrontare la concorrenza globale e promuovere gli interessi degli Stati membri.

 

Il sondaggio evidenzia anche un crescente interesse per i benefici sociali della politica commerciale, con particolare attenzione alla tutela della produzione locale e dell'occupazione. Inoltre, emerge una chiara consapevolezza degli imperativi strategici posti dalle tensioni geopolitiche, con la necessità di rafforzare la sicurezza economica e la resilienza delle catene di approvvigionamento.

 

Insieme a Faganello, i keynote speeches sono stati affidati a Paolo Garzotti, Commissione Europea – Direzione Generale per il Commercio – Capo Unità America Latina, Stefano Schiavo, Direttore Scuola di Studi Internazionali – SSI, Professore ordinario Dipartimento di Economia e Management Università di Trento. L’evento, organizzato a Palazzo Geremia da Confindustria Trento e Università di Trento, è stato aperto dai saluti istituzionali di Fausto Manzana, Presidente di Confindustria Trento, Franco Ianeselli, Sindaco del Comune di Trento, Achille Spinelli, Assessore allo sviluppo economico, lavoro, università, ricerca della Provincia autonoma di Trento, Flavio Delforian, Rettore Università di Trento. A moderare gli interventi, Michele Andreaus, Professore ordinario Dipartimento di Economia e Management Università di Trento.

 

L'evento, organizzato da Confindustria Trento e Università di Trento, ha offerto anche l'opportunità di riflettere sulla situazione specifica del Trentino. Il Presidente di Confindustria Trento, Fausto Manzana, ha sottolineato la necessità per la provincia di aumentare le esportazioni e coinvolgere più imprese, soprattutto quelle di piccole dimensioni. “La percentuale di export sul PIL in Trentino è del 25%, contro il 45% del Veneto – ha spiegato Manzana –. Inoltre, in Trentino, la percentuale delle imprese che esportano si ferma all’1,9% delle imprese sotto i 50 dipendenti, mentre sale al 36,7% delle imprese sopra i 50 dipendenti. Gioco forza, la nostra provincia deve fare molto per esportare di più e per coinvolgere più imprese sull'esportazione. Il nostro Governo provinciale si sta adoperando in questo con il Piano export e l'attività connessa. Su questo fronte, anche Confindustria Trento sta facendo la sua parte a vantaggio delle imprese associate”.

 

“Bello – ha detto il sindaco Ianeselli - che a Palazzo Geremia si parli di commercio ed economia. Abbiamo tendenza a occuparci molto di come si utilizzano le risorse e poco di come si producono. Consapevoli che il commercio internazionale è una necessità per lo sviluppo locale, ora come non mai legato al tema geopolitico della sicurezza economica dei territori”.

 

“Sul fronte dell’internazionalizzazione la Provincia autonoma di Trento ha sviluppato un piano strategico con undici azioni “tailor made", strumenti concreti per accompagnare il sistema produttivo trentino sui mercati esteri - ha spiegato l’assessore provinciale allo sviluppo economico, lavoro, università e ricerca Achille Spinelli -. In un contesto fortemente competitivo, dominato da imprese di medie e grandi dimensioni, credo che la sostenibilità e l’attenzione ai criteri ESG possano rappresentare asset strategici e leve competitive per il futuro dell’intero ecosistema trentino”.

 

“La presenza di Nicola Faganello oggi a Trento è preziosa – ha aggiunto il rettore Deflorian –, non solo perché apporta un importante contributo alla conoscenza dei meccanismi che regolano l’economia europea. Il suo intervento è per noi significativo, anche a livello simbolico: per la posizione di prestigio che ha assunto, il caso di Faganello, laureatosi alcuni anni fa nel nostro ateneo, può certamente servire di ispirazione ai tanti giovani che si avvicinano allo studio delle relazioni internazionali, ma non solo”.

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