Pista da bob, "Ci sono stati sprechi, presentato un esposto alla Corte dei Conti e inviata una lettera al Cio: le gare si fanno dove c’è una struttura già disponibile"
La parlamentare Luana Zanella (Alleanza Verdi Sinistra): "Siamo meno tranquilli di Malagò. Abbiamo assistito allo spettacolo di una politica che si è azzannata su un affare su cui lucrare, dimenticando le Olimpiadi, il Cio, l’ambiente, la compatibilità ecologica e finanziaria"
CORTINA D'AMPEZZO. "Prendiamo atto che il presidente Malagò è sereno riguardo alla assurda questione delle gare di bob per i giochi olimpici. Noi lo siamo meno". A dirlo Luana Zanella (Alleanza Verdi Sinistra), prima firmataria dell’esposto alla Corte dei Conti e di una lettera al Comitato olimpico internazionale insieme ai capogruppo di Avs al Senato Peppe De Cristofaro e a quelli del M5S di Camera e Senato Silvestri e Patuanelli. "Abbiamo assistito allo spettacolo di una politica che si è azzannata su un affare su cui lucrare, dimenticando le Olimpiadi, il Cio, l’ambiente, la compatibilità ecologica e finanziaria".
Nelle scorse ore Malagò è intervenuto sulle Olimpiadi di Milano-Cortina con particolare riferimento alla pista da bob. Un problema definito politico. Il presidente del Coni a "Radio anch'io sport" ha ricordato che il governo dell'epoca "decise di creare due società per la parte sportiva e organizzativa della manifestazione, la Fondazione Milano-Cortina 2026". L'altra, pubblica al 100%, che si occupa delle opere.
La gara pubblica, "fatta con molto ritardo, tra Covid e crisi delle materie prime, è andata deserta. Poi è andata deserta anche la gara a trattativa privata "e il Cio è stato felice di questa notizia. Fin dal primo giorno chiede che non si costruisca una pista nuova, in Italia o altrove, perché nessuna nuova realizzazione sta in piedi con un business plan".
Nelle scorse settimane l'opera è stata rilanciata dal ministro Matteo Salvini. E' arrivato anche il bando di gara per il progetto light. Un'ipotesi che continua a preoccupare. Nei mesi scorsi la Corte dei Conti del Veneto aveva aperto un fascicolo contro ignoti per valutare la decisione di non realizzare la pista.
"Abbiamo presentato anche un esposto alla Corte dei Conti perché riteniamo che ci siano stati sprechi su la progettazione iniziale per la costruzione di una pista Cortina. Per noi vale l’orientamento espresso dal Cio: le gare si fanno dove c’è una pista già disponibile. Usare territorio e risorse a questo fine sarebbe davvero un paradosso", conclude Zanella.