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Max truffa "Bonus facciate", sequestrati dalla finanza oltre 10 milioni di euro 

Una frode di proporzioni milionarie e che ha riguardato diverse zone del nord Italia. Una persona è stata denunciata per “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche”

Pubblicato il - 20 ottobre 2024 - 08:19

VICENZA. I militari del comando provinciale di Vicenza proseguono nell’azione di contrasto al fenomeno delle indebite compensazioni e frodi sulle cessioni di crediti d’imposta fittizi derivanti dai bonus in materia edilizia ed energetica.

 

In particolare, i militari della Tenenza di Thiene nell'Alto vicentino, nell’ambito di un’indagine sul corretto utilizzo dei crediti d’imposta relativi al  “Bonus Facciate”, hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo “impeditivo” di crediti d’imposta per oltre 10 milioni di euro nei confronti di persone attualmente detentori di crediti d’imposta ritenuti, sulla base delle indagini svolte, fittizi.

 

Dalle indagini in ordine al fallimento di una società a responsabilità limitata, con sede fino all’ottobre del 2019 in provincia di Firenze successivamente trasferitasi e dichiarata fallita in provincia di Vicenza, è emerso che il legale rappresentante nei mesi di ottobre e novembre 2021, ha ceduto alla S.r.l., pochi giorni prima del fallimento, crediti d’imposta correlati al  “Bonus facciate” per oltre 10 milioni di euro.

 

Successivamente la S.r.l. ha effettuato la cessione della totalità dei crediti a nove imprese (di cui cinque evasori totali ovvero coinvolte in indagini per reati finanziari), le quali hanno effettuato successive e svariate cessioni dei medesimi crediti d’imposta a vari soggetti economici dislocati, per la quasi totalità, nel Centro-Nord Italia.

 

Gli approfondimenti svolti hanno consentito di appurare che i citati crediti sono stati generati e ceduti attraverso la fittizia attestazione, sull’apposita piattaforma web messa a disposizione dell’Agenzia delle Entrate, dell’esecuzione di lavori di ristrutturazione su 67 immobili, formalmente ubicati a Parma, Rosolina (RO) ed Eraclea (VE), identificati con dati catastali progressivi tra loro (evidenziando, quindi, un’improbabile coincidenza) non presenti (ad eccezione di un unico caso) nella banca dati che censisce tutte le unità immobiliari nazionali. Oltre a questo  non risultano emesse, nei confronti del primo “cedente” i crediti, fatture per i rilevanti interventi di recupero o restauro delle facciate di edifici, né lo stesso era proprietario o locatario di immobili.

 

In definitiva, i militari della Tenenza di Thiene hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Vicenza il legale rappresentante della S.r.l. in ordine al reato di “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche” (art 640 bis c.p.), nonché sottoposto a sequestro preventivo i crediti d’imposta ritenuti fittizi (ammontanti ad oltre 10 milioni di euro) attualmente detenuti da 32 soggetti economici (imprese e persone fisiche) dislocati nelle province di Firenze, Bologna, Venezia, Roma, Milano, Pistoia, Pisa, Modena, Padova e Ravenna.

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