La Vetri Speciali chiude la sede di Pergine Valsugana ma la proposta non convince i lavoratori: "E' sciopero: i dipendenti sono esasperati"
Negli scorsi giorni c'è stata una fumata nera tra l'azienda e i lavoratori, nessun accordo e una proposta ritenuta sostanzialmente irricevibile che porta i dipendenti a scioperare. Il segretario della Uiltec-Uil, Alan Tancredi: "Il confronto con l'azienda è difficile e l'unica strada per cercare di smuovere le acque è incrociare le braccia"
PERGINE VALSUGANA. Un momento complesso per il mercato del vetro e la Vetri Speciali ha deciso di chiudere lo stabilimento di Pergine Valsugana per concentrare la produzione a Trento nella sede di Gardolo. Una scelta con importanti ripercussioni sull'organico, una vicenda che riguarda 400 lavoratori, circa 300 nel capoluogo e un centinaio a Cirè. Negli scorsi giorni c'è stata una fumata nera tra l'azienda e i lavoratori, nessun accordo e una proposta ritenuta sostanzialmente irricevibile che porta i dipendenti a scioperare.
I lavoratori riuniti in assemblea hanno deciso di attivare un'iniziativa di sciopero di 8 ore lunedì 16 settembre. "La proposta di riduzione del trattamento economico ha esasperato i dipendenti", commenta Alan Tancredi, segretario della Uiltec-Uil. "Non secondario poi l'aspetto relativo alla mobilità. Il confronto con l'azienda è difficile e l'unica strada per cercare di smuovere le acque è incrociare le braccia".
L'ipotesi è quella di assorbire il superminimo nel premio di produzione e una modifica, in pratica unilaterale, degli accordi aziendali. "La retribuzione e gli accordi sono il risultato di 50 anni di storia", evidenzia il segretario della Uiltec-Uil. "Le proposte non convincono i lavoratori e non possiamo che appoggiare la scelta di indire questo sciopero: non ci possono essere passi indietro così significativi nel trattamento economico".
C'è poi la questione del cambio di sede. "Negli anni molti lavoratori si sono trasferiti per essere vicini al posto di lavoro", dice Tancredi. "Ora l'azienda decide di spostare la produzione ma senza prevedere un piano sulla mobilità. Il sindacato è scettico rispetto alle modalità e ai tempi delle scelte dell'azienda: il confronto dovrebbe essere aperto e invece le azioni vengono subite. Non possiamo che sostenere le azioni di protesta".
Il settore del vetro è in crisi ma il bilancio di Vetri Speciali è sano tanto da aver chiuso un semestre da 161 milioni. Un'azienda che ha beneficiato negli anni scorsi del sostegno della Provincia nella partita Whirpool e che è controllata da Owens-Illinois (un gigante del comparto) e da Zignago Holding.
E quindi per lunedì 16 settembre l'assemblea dei lavoratori ha dichiarato, all'unanimità, lo sciopero. "Il malcontento è generale", spiega a il Dolomiti un lavoratore. "Non ci sono accordi e l'azienda non ha inviato proposte scritte ai lavoratori. Sono sempre ipotesi nell'aria. Sono mesi che si parla di questa situazione e non ci sono certezze a due settimane dal trasferimento".
Gli schemi economici tra Pergine Valsugana e Gardolo sono diversi. "A Cirè ci sono un superminimo e una media turno più alti perché nel capoluogo invece questi istituti sono assorbiti nel premio produzione di fine anno. Ma in quest'ultimo caso ci sono troppe variabili perché gli organici sono più ampi e la cifra è legata all'andamento dell'anno".
La proposta non è considerata migliorativa. "La riduzione della voce fissa incide inoltre sui contributi per la pensione, come sulla 13esima e sulla 14esima, sui festivi e sui notturni, che si abbassano di conseguenza. Poi non c'è chiarezza sulla mobilità e sul cambio di sede. L'unica strada è questo sciopero, una decisione votata all'unanimità", conclude il lavoratore.