Imprese, fatturato in calo (-0,3%) nel primo trimestre: bene il commercio al dettaglio (+9,5%) ma crollano le costruzioni (-12%) con la fine dei bonus
La congiuntura economica provinciale nel primo trimestre 2024: fatturato in calo dello 0,3% ma la variazione al suo interno nasconde “dinamiche sensibilmente differenziate” tra i settori, i dati della Camera di Commercio
TRENTO. Nel primo trimestre del 2024 il fatturato delle imprese trentine cala leggermente, dello 0,3%, rispetto ai primi tre mesi del 2023, una variazione che al suo interno presenta però dinamiche sensibilmente differenziate tra i vari settori presi in considerazione. È questa, in estrema sintesi, la fotografia scattata dall'Ufficio studi e ricerche della Camera di Commercio per quanto riguarda la congiuntura economica provinciale nel primo trimestre di quest'anno, nel corso del quale la domanda locale ha mostrato una variazione moderatamente positiva su base tendenziale (+2,6%). Registrata invece una contrazione (-3,2%) sia per quanto riguarda la domanda nazionale che per le esportazioni (-1,9%) dopo un 2023 da record per il nostro territorio (Qui Articolo).
Andando nel dettaglio però, come anticipato il dato aggregato nasconde un'ampia variabilità tra i settori presi in esame: “In particolare – precisano i tecnici della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Trento – si rilevano variazioni positive nei settori più dipendenti dalla domanda interna, come il commercio al dettaglio (+9,5%) e i servizi alle imprese (+8,2%), a cui si aggiunge il comparto dei trasporti che presenta una dinamica moderatamente favorevole (+5,9%)”. Viceversa, il comparto manifatturiero, più esposto alle dinamiche della congiuntura internazionale: “Mostra una sensibile contrazione delle vendite (-5,1%) così come leggermente negativa è la variazione evidenziata dal commercio all'ingrosso (-1,5%)”.
La flessione più marcata per quanto riguarda i ricavi delle vendite è però nel settore delle costruzioni, dove si registra un calo del 12,1%. Come sottolineano gli esperti, ad influire negativamente è stato in particolare il venir meno delle più rilevanti agevolazioni (bonus edilizi) che avevano contribuito alla vigorosa ripresa del settore nell'ultimo triennio. Riassumendo insomma, al di là dell'edilizia sulla quale pesa come detto la fine dei bonus, si rilevano variazioni positive in special modo nei settori più dipendenti dalla domanda interna, al contrario di quanto si registra nei contesti più legati alle dinamiche internazionali.
Considerando invece le classi dimensionali, la variazione tendenziale dei ricavi delle vendite risulta lievemente positiva solo per le imprese di più grande dimensione, con oltre 50 addetti (+0,3%), mentre le piccole e le medie imprese fanno registrare contrazioni lievi (pari rispettivamente a -1,9% e -0,2%). L'occupazione ritorna poi a crescere, seppure debolmente (+0,9%). In particolare, si riscontrano aumenti significativi nei comparti del commercio all'ingrosso (+2,7%) e dei trasporti (+2,1%), mentre si contrae leggermente la base occupazionale del settore edile (-0,4%). L'andamento presso le unità di più piccola dimensione (fino a 10 addetti) è negativo (-0,4%), mentre risulta in leggera crescita tra le medie (tra 11 e 50) e le grandi imprese (oltre 50), con valori pari rispettivamente a +2,2% e a +1,2%.
“I dati dell'indagine congiunturale relativi al primo trimestre di quest'anno – commenta Giovanni Bort, presidente della Camera di commercio di Trento – riflettono sul piano economico la fase di incertezza che sta interessando il nostro territorio. Le prospettive per i prossimi mesi sono orientate alla stabilità, posto che nel contesto internazionale non si verifichino scenari peggiorativi. I settori più aperti al commercio estero dovranno affrontare la persistente debolezza dell'economia tedesca, nostra principale partner commerciale, mentre non si attendono particolari cambiamenti nel comparto dell'edilizia, che si caratterizzerà per una dinamica probabilmente negativa fino al termine del 2024”.
Ecco nel dettaglio i dati dei settori presi in considerazione dai tecnici dell'Ufficio studi e ricerche.
Manifatturiero
Il comparto manifatturiero conferma, anche nella prima parte del 2024, la fase di contrazione dell’attività economica già evidenziata nei precedenti periodi, con una variazione del fatturato del -5,1% su base annua, determinata però, in questo trimestre, non solo dalla debolezza delle esportazioni, ma anche da una dinamica negativa della domanda interna. Il fatturato realizzato in provincia diminuisce del 5,3%, così come si contraggono sensibilmente i ricavi realizzati in Italia (-6,2%) e all’estero (-3,7%). L’occupazione risulta invece leggermente in aumento (+0,7%), mentre diminuiscono lievemente le ore lavorate (-0,4%). Si conferma, infine, la forte contrazione degli ordinativi (-8,2%), pur su valori più contenuti rispetto ai precedenti periodi. In questa fase risulta ancora molto accentuata la variabilità dei risultati economici tra i sottosettori, con gli “alimentari e bevande” che evidenziano una sostanziale stabilità, mentre il “tessile-vestiario”, “i prodotti realizzati dalla lavorazione dei minerali non metalliferi” e la “chimica-gomma-plastica” sono in forte contrazione.
Costruzioni
L’andamento del settore edile è influenzato dal venir meno di alcune delle più significative misure di sostegno al settore introdotte dopo il periodo pandemico. La variazione dei ricavi delle vendite su base tendenziale è pari a -12,1%, un dato quindi sensibilmente negativo e che potrebbe caratterizzare il comparto anche nei prossimi mesi. Nel periodo considerato diminuisce sensibilmente sia il fatturato realizzato in provincia (-11,3%) sia quello conseguito sul resto del territorio nazionale (-14,3%). Segnali in linea con quelli emersi dall’analisi dei ricavi si riscontrano anche dalla variazione del valore della produzione (-8,2%), indicatore che rappresenta più compiutamente la reale operatività delle imprese nel trimestre. L’occupazione conferma il quadro economico in contrazione e risulta leggermente negativa (-0,4%), così come le ore lavorate che si riducono dell’1,7%. Gli ordinativi mantengono ancora un’intonazione leggermente positiva (+4,0%), ma in netto rallentamento rispetto ai precedenti periodi.
Distribuzione all’ingrosso e al dettaglio
I settori del commercio all’ingrosso e al dettaglio si caratterizzano per dinamiche tra loro differenziate. Il commercio all’ingrosso mostra una variazione tendenziale del fatturato moderatamente negativa (-1,5%) e conferma la dinamica poco favorevole del comparto negli ultimi mesi. La dinamica è ancora positiva per l’ingrosso alimentare (+5,1%), mentre il comparto non alimentare mostra segnali di difficoltà (-4,9%), che persistono da ormai un anno. Il dato occupazionale è invece in leggero aumento (+2,7%), così come la dinamica delle ore lavorate (+1,4%). Il commercio al dettaglio registra invece una variazione positiva del fatturato (+9,5%) e evidenzia un andamento particolarmente favorevole a partire dall’inizio dello scorso anno e su cui incide l’andamento positivo determinato dal commercio di veicoli, ma anche dal commercio alimentare. L’occupazione si connota per una lieve aumento (+0,8%), così come le ore lavorate (+2,4%).
Trasporti
I trasporti evidenziano nel trimestre in esame una variazione positiva del fatturato (+5,9%), con la dinamica dei ricavi che risulta nuovamente in accelerazione dopo il rallentamento rilevato nel precedente periodo. In particolare, nel trimestre aumentano tutte le componenti della domanda: cresce sensibilmente la componente locale del fatturato (+10,5%), mentre quella nazionale (+4,2%) e estera (+2,7%) mostrano dinamiche in aumento più contenute. L’occupazione riprende a crescere moderatamente del 2,1%, così come le ore lavorate. Rimangono positivi gli ordinativi (+6,3%) e in linea con l’andamento del periodo precedente.
Servizi alle imprese e terziario avanzato
Il settore dei servizi alle imprese e del terziario avanzato prosegue il suo trend favorevole anche in questo trimestre, con una crescita del fatturato ancora piuttosto sostenuta (+8,2%). I ricavi presentano una dinamica positiva sia a livello locale (+6,8%), sia sul resto del territorio nazionale (+9,6%). L’occupazione ritorna a crescere leggermente (+1,2%) dopo le contrazioni evidenziate nei due periodi precedenti; aumentano moderatamente anche le ore lavorate (+3,7%).
Imprese artigiane
Le imprese artigiane si caratterizzano per una contrazione della variazione tendenziale del fatturato complessivo rispetto al primo trimestre dello scorso anno (-4,7%). Il manifatturiero artigiano (-0,8%) evidenzia una situazione di sostanziale stabilita e un quadro più favorevole rispetto alle costruzioni (-11,5%) che si connotano per una diminuzione decisamente più significativa. La contrazione dei ricavi delle vendite è determinata sia dall’andamento negativo della domanda locale (-2,5%), che per le imprese del settore costituisce la componente più rilevante, sia dalla dinamica della domanda nazionale (-10,0%), anch’essa pesantemente negativa; diminuiscono anche le esportazioni, che risultano però poco rilevanti in termini assoluti. A livello di classi dimensionali, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, si evidenzia una dinamica in contrazione che interessa sia le unità più piccole (1-4 addetti) con -4,2%, sia le medie (5-10 addetti) e grandi (oltre i 10 addetti) imprese, con variazioni rispettivamente pari a -2,0% e -8,5%. Sul piano occupazionale si rileva una moderata contrazione (-1,8%). Il numero degli addetti diminuisce in particolar modo nel comparto delle costruzioni (-4,5%) e nei servizi alle imprese (-3,9%), ma anche il manifatturiero è leggermente in negativo (-0,9%). Le imprese che perdono occupati sono in particolare le unità più piccole (con meno di 5 addetti) (-4,5%). Gli ordinativi risultano in lieve diminuzione (-1,1%), in particolare presso le unità di più piccola dimensione.