Confesercenti se ne va: arrivano le dimissioni dal Coordinamento provinciale imprenditori: ''Venuta meno la fiducia, impossibile proseguire''
La decisione arriva dopo il la vicenda che ha riguardato il rinnovo dei vertici della Camera di Commercio nel post Bort. Paissan: ''Le decisioni assunte non hanno rispettato quanto precedentemente concordato collegialmente in sede di Cpi, relativamente al coinvolgimento nella Giunta Camerale dei Presidenti o di figure apicali delle Associazioni di Categoria che fanno parte del Coordinamento stesso. Successivamente, è stata anche negata la rilevanza di tale questione''
TRENTO. Dimissioni. La frattura creatasi qualche settimana fa con il rinnovo dei vertici della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (C.C.I.A.A.) di Trento resta insanabile e così è di queste ore la notizia che Confesercenti esce dal Coordinamento Provinciale Imprenditori. Un'operazione molto forte e impattante sul sistema che segna una brutta sconfitta anche per l'assessorato provinciale allo Sviluppo economico, quell'Achille Spinelli, che più volte ha chiesto espressamente di ''recuperare in fretta quel clima di fiducia e di serenità indispensabile per affrontare insieme le grandi sfide sulle quali il nostro territorio è già chiamato a competere”.
La vicenda è nota, ormai: dopo due legislature alla guida della Camera di Commercio, Giovanni Bort ha deciso di non ricandidarsi nonostante avesse i voti necessari per la riconferma. Al suo posto, con 33 voti su 46 (i restanti 13 sono andati a Manzana) è stato eletto Andrea De Zordo, presidente degli Artigiani. La proposta è arrivata dallo stesso Bort, che ha detto di aver preso la sua decisione in primis per motivi di lavoro. Al di là della presidenza però, la mela della discordia tra le associazioni di categoria è stata come detto il voto per l'elezione dei membri della Giunta camerale, che ha di fatto messo in luce una profonda spaccatura all'interno del mondo economico trentino (QUI TUTTA LA VICENDA).
La rottura in Camera di Commercio, con l'esclusione di Confindustria e Confesercenti dalla Giunta camerale ha provocato il collasso dei rapporti tra le categorie di rappresentanza. ''Le decisioni assunte - comunica oggi il presidente di Confesercenti del Trentino Mauro Paissan - non hanno rispettato quanto precedentemente concordato collegialmente in sede di Cpi, relativamente al coinvolgimento nella Giunta Camerale dei Presidenti o di figure apicali delle Associazioni di Categoria che fanno parte del Coordinamento stesso. Successivamente, è stata anche negata la rilevanza di tale questione, mettendo in discussione i fatti stessi e, ancor più, il loro significato. Confesercenti del Trentino crede fermamente che il fare squadra sia sempre la strada migliore per raggiungere risultati duraturi e di valore per l’intera comunità. Tuttavia, riteniamo che per lavorare insieme sia essenziale una fiducia reciproca e un impegno senza riserve verso gli obiettivi comuni e verso le persone che compongono la squadra''.
''In un contesto come quello attuale - prosegue il presidente di Confesercenti - in cui la fiducia tra le parti coinvolte sembra essere venuta meno, diventa difficile per noi immaginare una prosecuzione della collaborazione in forma produttiva all'interno del Cpi. Come abbiamo ribadito più volte, sia in ambiti privati che pubblici, rimaniamo aperti al dialogo e al confronto serio e leale con chiunque dimostri un sincero interesse per il bene della comunità trentina, del Trentino-Alto Adige e, più in generale, per lo sviluppo del nostro Paese. Per coerenza con i principi e i valori che Confesercenti del Trentino si impegna a rappresentare, riteniamo inevitabile la decisione di dimetterci dal Coordinamento Provinciale Imprenditori. Rimaniamo disponibili per un confronto in merito con i colleghi delle Associazioni coinvolte''.