Confesercenti del Trentino, 50 anni di storia: “Servono nuovi equilibri nella nostra economia: le nostre porte sono aperte al dialogo”
All’Itas Forum l’assemblea per celebrare il mezzo secolo di storia dell’associazione: al centro degli intervento il futuro economico e sociale di imprese e imprenditori, liberi professionisti e lavoratori autonomi
TRENTO. Confesercenti del Trentino ha festeggiato un traguardo importante: 50 anni a fianco di imprese e imprenditori, liberi professionisti e lavoratori autonomi. Per l’occasione, un’assemblea organizzata all’Itas Forum di Trento densa di testimonianze, ma anche analisi e riflessioni su oggi e soprattutto domani. Al centro il futuro economico e sociale di imprese e imprenditori, liberi professionisti e lavoratori autonomi.
Per il presidente di Confesercenti del Trentino, Mauro Paissan, è necessario un ripensamento profondo del settore terziario. “Fare impresa ‘nel piccolo’ sta diventando sempre più difficile – dice il presidente di Confesercenti del Trentino -. Commercianti, venditori, liberi professionisti, agenti di commercio, amministratori di condominio, agenti immobiliari, titolari di pubblici esercizi, benzinai, per citarne solo alcuni, si ritrovano oggi più che mai, a dover affrontare difficoltà che erodono fatturati e aumentano i carichi di lavoro.
Il peso di fisco, costo del lavoro, burocrazia, talvolta l’inefficienza della Pa, distolgono da quelle che dovrebbe essere le priorità nel fare impresa: innovazione, competitività, sviluppo. A nostro avviso servono nuovi equilibri nella nostra economia: un commercio che guarda al futuro e molto più forte; un progetto per un turismo, sempre più di eccellenza e quindi diversamente forte; un Comparto Industriale capace di crescere e rafforzarsi, che faccia da traino nella partita delle retribuzioni e da volano verso i mercati internazionali, su cui dovremo essere più competitivi. Per fare ciò, serve una convergenza di intenti: nella politica, nel mondo economico e fra politica e mondo economico. Verrebbe da dire, anche se non va di moda: unità di intenti, coraggio, ambizione, visione, disponibilità e lungimiranza. Quell’unità che recentemente si è dimostrata fragile, se non totalmente assente. Le nostre porte sono e saranno sempre aperte al dialogo e al confronto serio e leale, con tutti coloro che dimostreranno di avere a cuore i reali interessi del Trentino Alto Adige”.
Tra i partecipanti anche i tanti soci e rappresentanti della categoria di ieri e di oggi, oltre al presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e al sindaco di Trento Franco Ianeselli.
La storia in tappe - Le radici
Confesercenti, il cui nome indica “Confederazione italiana esercenti attività commerciali”, è stata fondata a Roma nel 1971 per rappresentare le imprese del Commercio, Turismo, Servizi, dell’Artigianato e Piccola Industria. Confesercenti del Trentino è nata a Trento con un’assemblea svoltasi il 7 luglio 1974 con l’obiettivo di tutelare i piccoli commercianti, i cui interessi erano – e sono - diversi da quelli della grande distribuzione. La Confesercenti trentina nel suo cammino si è posta anche come voce critica nei confronti delle trasformazioni del commercio. Ad esempio espresse la propria contrarietà alla costruzione del Bren Center e al piano commerciale provinciale. Nei primi anni Novanta, quando il centro storico di Trento fu percorso da cantieri per il nuovo arredo urbano, non tenne una posizione oltranzista, ma propose una sorta di doppio turno nei cantieri. Alla sua nascita, il comitato promotore era costituito da: Gianfranco Marsilli, Silvano Dalzocchio, Pompeo Peterlana, Silvano Pontara, Giuseppe Grasselli ed Ezio Zoara.