Concessioni idroelettriche, la FederBim: "La messa in gara a imprese estere può causare ripercussioni sulla sicurezza dell'Italia. Le Regioni hanno un ruolo fondamentale"
Il presidente di FederBim, Gianfranco Pederzolli: "Sono ancora vivi nella memoria il ricordo del crollo della diga di Gleno, delle tragedie del Vajont e del bacino di Stava: tutti esempi significativi della vulnerabilità che i territori su cui insistono queste strutture, pur indispensabili, possono pagare anche in termini di vite umane"
TRENTO. "In questo periodo si fa un gran parlare delle concessioni idroelettriche che entro il 31 dicembre 2024 dovrebbero venir messe in gara", così Gianfranco Pederzolli, presidente di FederBim-Federazione nazionale dei Consorzi di bacino imbrifero montano. "Diciamo ‘dovrebbero’ poiché molte Regioni non hanno ancora bandito le gare di competenza e le poche che hanno agito si sono limitate all'attivazione sui piccoli impianti".
Da cosa deriva questa situazione di incertezza? "Il Decreto legge del 14 dicembre 2018 numero 135, convertito in legge numero 12 dell'11 febbraio 2019 e successive proroghe, ha stabilito che entro il 31 dicembre 2024 tutte le concessioni di grande derivazione a scopo idroelettrico, escluse quelle in capo all'Enel, dovevano andare a gara", evidenzia Pederzolli. "Questo principio è stato ulteriormente ribadito nel Decreto concorrenza nel quale si vincolava l’erogazione dei fondi del Pnrr a queste disposizioni. Già nella scorsa legislatura il Copasir aveva però segnalato al governo come l’apertura delle gare di concessione idroelettrica a possibili imprese estere avrebbe potuto causare ripercussioni sulla sicurezza del Paese, e che il settore doveva rimanere sotto il diretto controllo dello Stato italiano".
Recentemente il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha inviato una lettera al Commissario europeo Raffaele Fitto affinché si facesse interprete alla Commissione europea di svincolare l’erogazione delle rate del Pnrr dalla messa in gara delle concessioni idroelettriche.
"Questo svincolo, quando ammesso, potrebbe portare chiarezza nell’alternarsi delle diverse dichiarazioni riguardo le concessioni idroelettriche, aprendo una nuova opportunità per il settore. Le regioni avrebbero la possibilità, alternativa alla scelta di indire le gare, di rinnovare le concessioni ai gestori in essere".
Quindi “anche questa diversa scelta, come la messa in gara, consentirà di ridiscutere le condizioni di assegnazione con i soggetti gestori, condizioni che non saranno solo economiche ma anche ambientali, sociali e di sicurezza. In questa partita i territori devono giocare un ruolo importante, decisionale che andrà concordato con le Regioni".
La FederBim evidenzia che bisognerà definire le linee di indirizzo per la ripartizione dei canoni aggiuntivi e proporre quelle soluzioni che migliorino il territorio in termini ambientali, paesaggistici, di rinaturalizzazione, di riassetto viabilistico, di sicurezza e di efficienza energetica.
"Sono ancora vivi nella memoria il ricordo del crollo della diga di Gleno, delle tragedie del Vajont e del bacino di Stava: tutti esempi significativi della vulnerabilità che i territori su cui insistono queste strutture, pur indispensabili, possono pagare anche in termini di vite umane, in casi eccezionali e imprevedibili ma molto più dolorosamente se il caso è legato a negligenze gestionali e di manutenzione".
Il presidente della Federazione nazionale dei Consorzi di bacino imbrifero montano suggerisce di "ragionare nelle assegnazioni anche in termini occupazionali, per garantire alle persone che vivono nei luoghi di montagna una giusta parte dei posti di lavoro generati dall’impiego delle risorse locali. E’ una partita importante quella che si sta giocando, tanto per la società quanto per l’economia e per la sicurezza del Paese, e in questa partita la gente della montagna deve guadagnarsi un ruolo da protagonista".
Una situazione che interessa anche il Trentino con la Provincia che ha preso tempo per trovare una strada che possa garantire e valorizzare il territorio (Qui articolo).