Coldiretti tuona: "Grave scorrettezza di Confagricoltura". È scontro totale sul rinnovo del contratto provinciale per agricoli e florovivaisti
Il presidente di Coldiretti Trento Gianluca Barbacovi attacca duramente Confagricoltura dopo il rinnovo del contratto provinciale: “Situazione gravissima: sono stati portati avanti due tavoli di trattativa paralleli, uno ufficiale e l’altro strumentale”
TRENTO. Il rinnovo del contratto provinciale per gli operai agricoli e florovivaisti in Trentino, annunciato non più tardi di lunedì 2 settembre, anziché portare serenità nel settore ha innescato una durissima polemica tra Coldiretti e Confagricoltura, le due principali organizzazioni di rappresentanza degli imprenditori agricoli.
Lunedì tramite un comunicato congiunto i sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil esprimevano soddisfazione per l'accordo raggiunto con Confagricoltura, che prevede un aumento salariale del 3%; oggi, mercoledì 4 settembre, Coldiretti denuncia invece una "grave scorrettezza" da parte di Confagricoltura, accusandola di aver firmato l'accordo senza il coinvolgimento di tutte le parti in causa.
"Con grande sorpresa e stupore abbiamo appreso che, di punto in bianco, Confagricoltura ha deciso di procedere autonomamente alla firma del contratto", dichiara il presidente di Coldiretti Trento Gianluca Barbacovi. Questa decisione, secondo Coldiretti, "vanifica e tradisce il lavoro portato avanti tutti insieme" e "mina profondamente la credibilità e l’efficacia del processo negoziale".
Barbacovi ribadisce di aver partecipato attivamente a tutti i tavoli di trattativa, ma lamenta un cambiamento evidente nel “clima negoziale” quando si è discusso degli aumenti salariali.
L'organizzazione denuncia inoltre l'esistenza di "due tavoli paralleli: uno ufficiale, a cui Coldiretti ha partecipato con impegno e lealtà, e un altro, strumentale, il cui unico obiettivo era l’ottenimento di un aumento salariale".
Confagricoltura, dal canto suo, si concentra sugli aspetti positivi dell'accordo, sottolineando come l'aumento salariale consenta di "recuperare il potere d’acquisto dei lavoratori e delle loro famiglie". L'organizzazione auspica inoltre che anche le altre associazioni dei datori di lavoro agricolo possano presto sottoscrivere l'accordo.