Ancora fumata nera tra i sindacati e Vetri Speciali, la Uiltec: "Confindustria e l'azienda interessati a un accordo che accontenta solo loro"
Vertice tra i sindacati e la direzione di Vetri Speciali per trovare un accordo dopo la decisione dell'azienda di chiudere lo stabilimento in Valsugana. La Uiltec Uil: "C'è stato un miglioramento ma la proposta resta inaccettabile"
PERGINE VALSUGANA. Ancora nessun accordo tra i sindacati a la direzione di Vetri Speciali. Ci sono stati dei passi in avanti ma non sufficienti a chiudere la trattativa.
L'aria è tesa a causa della decisione aziendale di chiudere lo stabilimento di Cirè di Pergine e di trasferire il personale a Gardolo ma con condizioni economiche considerate peggiorative e inaccettabili dalle lavoratrici e dei lavoratori impegnati in Valsugana (Qui articolo). Da qui la scelta di incrociare le braccia.
Negli uffici di Confindustria nella mattina di oggi, lunedì 7 ottobre, c'è stato un ulteriore vertice tra i sindacati e la direzione di Vetri Speciali. "Nel corso della riunione - spiega Alan Tancredi, segretario della Uiltec Uil - l'azienda ha presentato l'accordo che intende applicare ai lavoratori, entrando nel dettaglio su alcune questioni che riguardano trasformazione del superminimo individuale a premio variabile".
Pur avendo migliorato la precedente posizione sugli importi previsti "l'azienda - aggiunge Tancredi - ha inserito alcune condizioni che limitano la garanzia alla integrazione economica in occasione di assenza per malattia".
La Uiltec del Trentino Alto Adige, vista l'ultima proposta, "non ritiene che ci siano le condizioni per sottoscrivere un accordo. Troviamo inaccettabile che per l'ennesima volta Confindustria e una sua associata, Vetri Speciali, non siano disponibili a trovare soluzioni che tengano conto delle richieste dei lavoratori e delle lavoratrici mentre sono più interessati a volere un'intesa che accontenta soltanto loro".