"Costi insostenibili e pochi pazienti": chiude il centro per la cura dell'asma infantile Pio XII di Misurina
Sono stati cinque anni duri per l'istituto "Pio XII", che entro fine anno chiuderà i battenti, schiacciato da costi insostenibili. Un centro per la diagnosi e cura dell'asma infantile che costituiva un unicum in Italia
AURONZO DI CADORE. É un centro dedicato alla diagnosi, cura e riabilitazione dell'asma infantile o meglio era, poiché presto l'istituto "Pio XII" di Misurina chiuderà i battenti, schiacciato da costi insostenibili e un deficit che sfiora il milione di euro. Sarà il 31 dicembre 2022 l'ultimo giorno di attività della struttura "se non riusciremo a trovare un piano 'B'", annuncia amareggiato Roberto Arduini, presidente dell’Opera Diocesana san Bernardo degli Uberti.
Un'inevitabile decisione, presa in seguito a "cinque o sei instancabili anni di lotta - confessa a Il Dolomiti Arduini - portata avanti per mantenere in vita un luogo cruciale, che già nel 2019 aveva rischiato di scomparire". Nulla, tuttavia, pare essere sufficiente per salvare una struttura che costituisce un unicum in Italia, poiché nel tempo si sono andati a sommare costi di mantenimento (dell'istituto e del personale) oltremodo gravosi.
"Da tempo - precisa il presidente dell’Opera Diocesana san Bernardo degli Uberti - siamo costretti a sostenere spese esorbitanti con una media di 700mila euro annui che nel 2022 potrebbero tramutarsi in quasi un milione di euro di deficit", soprattutto "a causa del fatto che la struttura quest'anno ha registrato il numero più basso di utenti degli ultimi 5 anni: da gennaio a agosto abbiamo avuto un solo paziente", dichiara Arduini.
Affacciato sulle rive del lago di Misurina, a 1756 metri di altitudine e attorniato dalle Dolomiti, il centro "Pio XII" nasceva infatti nel 1970 in quanto "Casa di cura per la prevenzione e la cura dell’asma", con una capienza di 30 posti letto, divenendo nel 1996 un vero e proprio “Centro di diagnosi, cura e riabilitazione dell’asma infantile” aumentando lo spazio a disposizione fino a 100 posti letto: capienza che, ad oggi, non viene nemmeno in buona parte sfruttata.
Una mission, quella della struttura di Misurina, che guarda al benessere del bambino (o dell'adolescente) asmatico, offrendo la possibilità di ospitarlo insieme alla propria famiglia e di essere seguito e curato da personale specializzato.
Questo, quanto il centro da anni fa e continuerà a fare fino alla fine del 2022, quando probabilmente saluterà per sempre i propri piccoli pazienti "se non riusciremo, nel frattempo, a elaborare un piano 'B' - conclude Arduini - un piano che, mai ci sarebbe venuto in mente di dover creare, perché mai ci saremmo aspettati di arrivare fino a questo punto. Abbiamo sempre fronteggiato le difficoltà ma attualmente pare non vi sia nulla che possa permetterci di resistere: il nostro augurio è che qualcosa cambi e che giunga un "aiuto" concreto, per mantenere aperto un punto di riferimento per tutta Italia".