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Turismo, Trentino a tutta tassa di soggiorno. Dallapiccola: "Grande risultato, tanti territori stanno pensando di aumentare l'imposta"

I finanziamenti destinati al turismo hanno raggiunto i 20 milioni e 700 mila euro: circa 14 milioni derivano dall'imposta. Questa pioggia di soldi migliora il picco di intervento provinciale registrato nel 2010. L'assessore scrive una lettera ai titolari degli alloggi privati concessi ai turisti in ritardo con il pagamento: "Serve unità, ognuno deve fare la sua parte"

Di Luca Andreazza - 29 gennaio 2017 - 21:18

TRENTO. "L'introduzione dell'imposta di soggiorno ci ha permesso di mantenere adeguati e stabili i valori di finanziamento della promozione locale", queste le parole dell'assessore Michele Dallapiccola

 

Una considerazione confermata anche dai numeri: nel 2010 si raggiunse il picco dell'investimento pubblico destinato alle Aziende per il turismo d'ambito raggiungendo la cifra di 20 milioni e 600 mila euro. "Quando questa Giunta si è insediata - spiega l'assessore - era evidente che non si sarebbe potuto continuare su questa strada". Nel 2013 infatti il medesimo finanziamento si attestava a 'solo' 14 milioni e 700 mila euro:"Per non lasciare sguarnito - conferma - un settore fondamentale per il Pil provinciale, abbiamo deciso di compiere questo passo, una richiesta prudenzialmente minima a carico dell'ospite".

 

La tassa di soggiorno ha sperimentato la sua applicazione completa nel 2016 e il risultato è andato oltre ogni rosea aspettativa: "Il turismo può beneficiare oggi - continua Dallapiccola - dell'apporto economico di 20 milioni e 700 mila euro, un quadro migliore anche del 2010". L'incasso derivato dalla tassa di soggiorno è pari a circa 14 milioni, mentre 7 milioni sono di origine pubblica. "Questo scenario - dice - conferisce grande forza al settore, rinsalda il tessuto sociale e libera risorse per Trentino Marketing: tanti territori stanno pensando di aumentare l'importo che l'ospite dovrà versare nelle strutture ricettive".

 

I finanziamenti alle Aziende per il Turismo d'ambito

AnnoFinanziamento
2010€ 20.637.704,00
2011€ 20.189.537,00
2012€ 18.181.328,00
2013€ 17.995.540,00
2014€ 14.738.033,00
2015€ 17.400.000,00
2016€ 20.769.268,00

E se le strutture alberghiere ed extralberghiere sono ormai rodate in materia tassa di soggiorno, non altrettanto si può dire di circa 1.500 dei circa 4.500 trentini titolari di alloggi privati concessi in locazione a turisti, che sono tenuti, al pari degli operatori professionali del settore, a versare a Trentino Riscossioni, l'imposta per il periodo 1 maggio-31 dicembre 2016.

 

Il tributo sugli appartamenti turistici è dovuto dalla primavera dello scorso anno, ma non tutti i proprietari di alloggi posti sul mercato degli affitti turistici sanno ancora esattamente cosa devono fare per assolvere all'obbligo, evitando così di incorrere in sanzioni.

 

Molti proprietari, ad esempio, non hanno ancora trasmesso (il termine ultimo è scaduto il 16 gennaio, ndr) la preventiva comunicazione obbligatoria registrandosi sul sito di Trentino Riscossioni. Oltretutto, è intervenuta nel frattempo una modifica, in senso semplificativo, al regolamento attuativo della normativa provinciale che, a partire dall'1 gennaio 2017, ha fissato una misura fissa dell'imposta (25 euro a posto letto all'anno, ad eccezione dell'ambito di Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena dove l'importo è stato elevato a 50 euro, ndr) trasferendone l'obbligo di versamento dal turista al titolare dell'alloggio concesso in affitto.

 

Queste ragioni e per mettere i titolari degli alloggi turistici nelle condizioni di assolvere in tempo utile e facilmente all'obbligo fiscale, hanno spinto l'assessore al turismo ad inviare ai titolari degli alloggi offerti in locazione per uso turistico una lettera che riassume tutte le informazioni utili. "Mai come in questo momento - scrive nella lettera l'assessore - abbiamo bisogno che ognuno faccia la sua parte. A fronte di questo sacrificio che viene chiesto ai titolari degli alloggi, il sistema provinciale della promozione territoriale investe ingenti risorse e competenze specialistiche per favorire l’attrattività del territorio. Il mio appello è a vivere questo impegno come un investimento e non come un mero incremento della pressione fiscale". 

 

"L'introduzione dell'imposta - conclude Dallapiccola - risponde a una duplice esigenza di equità: nei confronti dei territori a noi vicini e che già sono tenuti ad applicare l‘imposta sulla base della legge statale, e rispetto agli stessi turisti, che fruiscono in egual misura del nostro territorio sia che alloggino in un albergo, sia che trascorrano la vacanza in un appartamento preso in locazione".

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