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Tariffe locali, Trento fra le città con minori aumenti negli ultimi quattro anni

L'analisi elaborata da Ref Ricerche su Il Sole 24 Ore. Trento negli ultimi anni  grazie alla "Tariffa puntuale" è riuscita a diminuire la tariffa dei rifiuti del 13.3% 

Pubblicato il - 17 gennaio 2017 - 09:11

TRENTO. In Italia volano le tariffe locali con incrementi che hanno colpito soprattutto acqua, rifiuti e trasporti che si aggirano in media attorno al 17,2%.

 

A fornire una fotografia della situazione sono i dati elaboratori da Ref Ricerche pubblicati su “Il Sole 24 Ore” e che tengono in considerazione le tariffe dal 2012 al 2016.

 

Numeri che se da un lato danno la maglia nera a città come Reggio Calabria dove l'aumento della tariffa dei rifiuti è del 126% e all'Aquila, che però sconta purtroppo il lungo ciclo della ricostruzione post – sisma, dall'altro ci sono città, come Trento che si posiziona al secondo posto dopo Trieste, dove gli aumenti tariffari hanno avuto un impatto minimo sulla tasche delle famiglie.

 

Per quanto concerne la città di Trento, infatti, la variazione delle tariffe per acqua, rifiuti, trasporti urbani, treni regionali, taxi e servizi anagrafici si ferma al 5,6%, appena dopo a Trieste dove dal 2012 al 2016 la variazione delle tariffe locali è stata solo del 2,6%.


Fonte: Il Sole 24 Ore

Dall'evoluzione dei costi dei servizi pubblici nei capoluoghi di regione, si può ben vedere come la tariffa che maggiormente ha pesato sulle famiglie è quella dell'acqua che se a livello nazionale ha avuto una variazione del 34,7%, per Trento è stata del 25,4%, ben più alta di Venezia, Milano, Aosta, ma anche di Napoli e Palermo.

 

La città di Trieste e quella di Trento, rispettivamente al primo e secondo posto, sono però riuscite a diminuire sensibilmente la tariffa rifiuti. Trento, infatti, dal 2012 al 2016 ha registrato un decremento della tariffa dei rifiuti del 13,3% a fronte di un continuo aumento della raccolta differenziata che ormai ha raggiunto vali attorno all'80%.

 

Nell'approfondimento condotto dal Sole 24 Ore si accenna a come nel 2013 si stata introdotta la “tariffa puntuale”, con la spese del servizio commisurata ai rifiuti effettivamente prodotti dalla famiglia. Questo ha permesso di incentivare la diffusione di pratiche e comportamenti più virtuosi che si sono tradotti in un contenimento dei costi e quinti una riduzione delle tariffe.

 

Per quanto riguarda Trento, a calare sono stati anche i costi di Servizi anagrafici con un decremento dello 0,8% mentre le tariffe dei trasporti urbani, dal 2012 al 2016, secondo quanto elaborato dal laboratorio Ref Ricerche su dati Istat, registrano un incremento del 19%.

 

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