Paganella, un'estate tutta bike e famiglia
L'Altopiano della Paganella si è lasciata alle spalle la migliore estate dal 2005. Una crescita costante iniziata 12 mesi e fa e continuata nell'ultima stagione della neve. Si guarda con ottimismo all'inverno 2016/17. D'Angelo: "L'analisi dei flussi strategico per migliorare"
ANDALO. Un'estate sopra le righe. Questo quanto emerge dai dati relativi alla movimentazione dei comparti alberghieri e extralberghieri nell'ambito dell'Azienda per il Turismo Dolomiti Paganella. Nel periodo giugno - settembre arrivi e presenze fanno infatti registrare sul mercato italiano rispettivamente un +7,6% e +6,7% rispetto allo stesso periodo del 2015, mentre i mercati esteri mettono in luce una crescita anche superiore, rispettivamente del +7,4% (arrivi) e +13,5 (presenze).
Dopo la già positiva stagione estiva del 2015, le performance record della stagione invernale 2015/16, si conferma il trend di crescita della movimentazione turistica sull’Altopiano: i mesi estivi, da Giugno 2016 a Settembre 2016, hanno fatto registrare la quota di 128.157 arrivi e di 706.238 presenze. "Numeri importanti - conferma Luca D'Angelo, direttore dell'Apt Paganella - e degni di approfondimento poiché risultano essere i più alti in termini assoluti se si prende in considerazione la serie storica dei dati dal 2005. Il grado di occupazione medio del periodo estivo si assesta su circa 62%, con dei picchi del 95% sul mese di agosto e dell’82% del mese di Luglio".
Rispetto all’anno 2015 (anno particolarmente fortunato dal punto di vista meteorologico, ndr) le presenze nell’ambito turistico sono cresciute del +7,4% nel settore alberghiero e del + 9,6% nel settore extralberghiero. In termini di suddivisione tra i due comparti, da sempre il settore alberghiero sull’ambito turistico dell’Altopiano della Paganella gioca un ruolo di primissimo ordine con ben l’88% delle presenze turistiche totali registrate, mentre il settore extralberghiero conta un 12% sul totale.
I mesi che hanno fatto registrare la miglior performance in termini di crescita del settore alberghiero rispetto al 2015 sono stati sicuramente quelli di Luglio con 211.319 presenze (+9,8%) e quello di Settembre con 99.015 presenze (+17%). Sempre Rispetto al 2015, il settore alberghiero fa registrare un + 7% sulle presenze degli Italiani ed un + 10,3% sulle presenze dei mercati esteri. Tra le Regioni Italiane, crescono le presenze della Lombardia (+2%), dell’Emilia Romagna (+6%), Veneto (+8%), Lazio (+ 13%), Toscana(18%). Analizzando invece i mercati esteri, cresce il primo dei mercati estero, ovvero quello della Germania (+3%) e tornano a crescere prepotentemente dopo un rallentamento l'anno scorso le presenze dei Paesi Bassi (+39%).
Investimenti in progetti strategici, rafforzamento della qualità dei servizi in essere, specializzazione degli operatori del settore ricettivo, unità d’intenti a livello di destinazione ed una grande diversità di offerta: questi, in sintesi, gli ingredienti principali di un’estate che ha visto l’Altopiano della Paganella in prima linea per intercettare le esigenze di un mercato turistico sempre più competitivo e dinamico.
"Il lavoro di mappatura - continua il direttore - dei flussi turistici pianificato dall’Azienda per il Turismo Dolomiti Paganella, in collaborazione con tsm-Trentino School of Management e l’Università di San Gallo in Svizzera ha rappresentato il punto di partenza strategico per analizzare proprio la complessità del fenomeno turistico sull’Altopiano e per delineare una nuova governance turistica dell’Apt stessa nei confronti di tutti gli attori del territorio. Il complesso lavoro di ricerca ha messo in luce come sia sempre più importante per un territorio investire nello sviluppo competitivo della propria offerta, sfruttando i propri punti di forza offerti dal contesto territoriale e dalla capacità degli imprenditori di interpretare le sfide del mercato".
Un focus particolare sull’estate 2016 va riservato alla crescita delle attività Outdoor sull’Altopiano della Paganella, in particolare Mountain Bike, Trekking e Passeggiate. "La diversità dei paesaggi - prosegue D'Angelo - unite ad una strategia precisa nello sviluppo, manutenzione e comunicazione di nuovi tracciati pensati per la Mtb ha portato ad una vera e propria esplosione di bikers sul territorio. Lo dimostrano anche i dati particolarmente positivi rilasciati dalle società degli Impianti di Risalita. Il tutto unito nella capacità di offrire un Bike Pass unico di destinazione che permette ai bikers di esplorare oltre 400 chilometri di tracciati, pensati principalmente per il segmento Enduro/All Mountain. Il 2016 ha fatto registrare un aumento di oltre il 40% delle tessere bike pass vendute, con un conseguente aumento dell’indotto sul territorio".
"L'esperienza del turista non si limita però al bike - conclude D'Angelo - sono tante le offerte in campo, come la scoperta dei sentieri in quota, facilitati dall’allungamento delle aperture degli Impianti di risalita fino al 9 Ottobre, così come quelli legati all’aumento nella domanda di passeggiate più facili accessibili a tutta la famiglia lungo il Lago di Molveno, nelle zone più rurali di Fai della Paganella e Cavedago o per scoprirei segreti della Fauna Alpina al Parco Faunistico di Spormaggiore".