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La protesta all'Autogrill, gli addetti alle pulizie: "Speriamo nella Provincia per non perdere il lavoro"

Domenica 11 dicembre gli addetti alle pulizie hanno scioperato per la terza volta in pochi giorni. Le nuove concessioni mettono a rischio 116 posti di lavoro lungo la tratta Brennero-Modena. I sindacati: "A22 indifferente, confidiamo nell'intervento dell'assessore. A Bolzano segnali positivi" 

Di Luca Andreazza - 12 dicembre 2016 - 20:36

TRENTO. Dopo il presidio di mercoledì 7 dicembre e la manifestazione di giovedì 8, gli addetti alle pulizie delle aree di sosta lungo l'A22 hanno concesso il tris domenica 11 per mantenere alta l'attenzione sul comparto che interessa 116 persone che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro. "Oltre 50 lavoratori delle province di Trento e Bolzano (gli addetti alle pulizie in regione sono una settantina e 26 in Trentino, ndr) - spiega Ermanno Ferrari, segretario di Fisascat Cisl - hanno partecipato allo sciopero organizzato dalle tre sigle sindacali all'area Paganella Ovest. L'obiettivo è sensibilizzare le istituzioni e chiedere che la politica si impegni per aprire un tavolo di trattativa con i vertici dell'Autostrada. Le parti sociali hanno già incontrato l'assessore altoatesino Martha Stocker e la risposta è stata positiva, martedì 13 incontreremo l'assessore Olivi, che ha già manifestato disponibilità al dialogo". 

 

Questa terza mobilitazione organizzata in pochi giorni da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Trasporti sarebbe il risultato dell'indifferenza dell'Autostrada A22 verso la sorte dei 116 addetti nelle 22 aree di servizio lungo la tratta Brennero-Modena al termine delle prime assegnazioni: in pratica chi gestirà le aree di servizio potrà assumere in proprio anche il servizio pulizie, decidendo di organizzarsi nelle modalità e con il personale che ritiene più opportuno. I lavoratori impegnati nella ristorazione sono invece garantiti dall'obbligo di riassunzione. "La razionalizzazione dei costi - dice Ferrari - è stata decisa dal governo nel 2014. Questa razionalizzazione è partita però dalle fasce più deboli. Non è possibile partire dagli addetti alle pulizie per razionalizzare le tratte autostradali".

 

"Sarà una trattativa particolarmente difficile - prosegue - in quanto non esiste una clausola di riassunzione. Chiediamo però di aprire un tavolo di confronto fra le parti sociali, A22 e le aziende di distribuzione carburanti e ristorazione che avranno in capo il servizio di pulizia".

 

La richiesta dei sindacati è semplice: chiedere ai nuovi gestori di assumere i lavoratori in esubero: "E' vero che non hanno l'obbligo - continua il sindacalista - ma il 'cantiere' resta, come restano il presupposto del lavoro e la necessità di garantire l'igiene dei servizi. I servizi igienici dell'autogrill sono un'immagine in piccola scala del Trentino e fino ad ora sono sempre stati gestiti in modo diverso rispetto al resto d'Italia, assicurando sempre qualità e un biglietto da visita positivo. Senza dimenticare che questi lavoratori sono di difficile collocazione e quindi incideranno sul welfare regionale. Ci si trova davanti al problema individuale della perdita del posto di lavoro e dello stipendio di circa 700 euro per persone con carichi famigliari, che andranno a colpire il reddito di garanzia e altri indicatori che si tradurranno in costi aggiuntivi per la collettività". 

 

"Anche i rappresentanti nazionali - conclude Ferrari - si stanno muovendo. Prima di prendere ulteriori decisioni in merito a possibili mobilitazioni, aspettiamo l'incontro con l'assessore Olivi: siamo convinti che riuscirà a mediare con l'Autostrada". 

 


 

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