Contratto sanità, sindacati spaccati. Nursing Up e Uil abbandonano il tavolo della trattativa
Nel protocollo d'intesa sono stati stanziati circa 14,1 milioni di euro. Nel corso della trattativa è spuntato un ulteriore 1 milione di euro e i tabellari dovrebbero arrivare a 3,5%. Cgil, Cisl e Fenalt: "Noi proseguiremo la trattativa per trovare le soluzioni a problematiche che aspettano risposte da oltre sette anni"
TRENTO. La sanità divide il fronte sindacale. Non solo Nursing Up, ma anche la Uil ha infatti abbandonato il tavolo di Apran per il rinnovo del contratto della sanità. "Le motivazioni dell'abbandono - spiegano i segretari Mastrogiuseppe di Cgil, Dalledonne di Cisl e Valentinotti di Fenalt - non sono però state nemmeno esplicitate e questo ci preoccupa perché non abbiamo avuto la possibilità di entrare nel merito dell'accordo che, ricordiamo, è un accordo stralcio per la definizione ed erogazione della parte economica, cui si aggiunge qualche norma: la parte giuridica più impattante sarà discussa successivamente".
Sul piatto, a disposizione per il triennio 2016-2018, sarebbero stati stanziati circa 14,1 milioni che avrebbero consentito al personale del comparto una fascia economica per tutti coloro abbiano già maturato i requisiti e un aumento tabellare di circa il 3%.
Nel corso della trattativa, è stato inoltre recuperato circa 1 milione di somme residue che potrebbe portare la percentuale di aumento tabellare, fin da subito, al 3,5% e "volendo fare un parallelo - spiegano le parti sociali - con il comparto delle autonomie locali, potremmo dire che tra tabellare e fasce i lavoratori percepiranno le stesse cifre".
"Il fatto di non essere riusciti a entrare nel merito - concludono i tre sindacati - è grave perché, per effetto delle norme sulla contabilità, si rischia che 5.917.000 euro vadano in economie di gestione senza possibilità di recuperarli. Noi proseguiremo la trattativa per trovare le soluzioni a problematiche che aspettano risposte da oltre sette anni".