Calvin Klein, decisione irreversibile: "L'unità produttiva chiude in primavera. Avviata la trattativa"
L'incontro di martedì 24 gennaio ha messo sul tavolo alcune possibili soluzioni per evitare il licenziamento dei 57 lavoratori, ma la strada appare lunga e in salita. Le parti si aggiornano mercoledì 7 febbraio
TRENTO. I 57 lavoratori in sciopero alle porte di Confindustria, i sindacati e l'azienda a confronto nei quartieri alti di Palazzo Stella.
"L'incontro di oggi - spiega Mario Cerutti, segretario di Filctem Cgil - è servito per fare il punto della situazione e chiarire le varie posizioni a riguardo, il lavoro è la priorità assoluta".
Una certezza è già stata ulteriormente confermata: la decisione di chiudere l'unità produttiva di Mattarello è irreversibile e avverrà in primavera, questo il concetto ribadito durante l'incontro dal responsabile delle risorse umane Giordani.
La multinazionale ha delineato il futuro del proprio modello di business, riorganizzando la filiera produttiva principalmente sul polo americano di New York e secondariamente su Milano.
"Confezione Moda Italia - dice Alan Tancredi, segretario di Uiltec Uil - valuterà la possibilità di proporre il trasferimento di alcuni dipendenti nella città meneghina, dove attualmente sono occupate circa 15 unità. Ribadiamo che l'azienda, alla luce del peggioramento degli ammortizzatori sociali, dovrà farsi carico di mettere a disposizione soluzioni economiche adeguate e un piano sociale serio per gestire i 57 esuberi".
Se geograficamente la dislocazione trentina non riesce a garantire quell'internazionalità intrinseca a Milano, l'attività produttiva della prima linea di Mattarello funge da hub per la distribuzione mondiale. "L'azienda - prosegue Cerutti - ha manifestato l'intenzione di operare in outsourcing e tramite terze parti. Questo quadro ha spinto le parti sociali a verificare la possibilità che Confezione Moda Italia possa trovare un partner da collocare in Trentino per riassorbire le maestranze. Una strada in salita che però non viene esclusa a priori".
Nella sede di Mattarello sono operativi 57 lavoratori con contratto a tempo indeterminato: "L'azienda - conclude Tancredi - sembra orientata a incentivare l'esubero e cercare di ricollocare solo alcune unità lavorative. Resta evidente che la Provincia dovrà attivare un percorso parallelo e farsi carico di valutare le competenze dei dipendenti per cercare di trovare altre soluzioni nel settore moda oppure attività equivalenti in altri settori".
Un primo incontro definito sereno e conoscitivo dai sindacati, ma che già dal prossimo incontro di martedì 7 febbraio per entrare nel dettaglio concreto della trattativa, mentre mercoledì 25 gennaio le parti sociali incontrano i lavoratori a rischio.