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Associazione provinciale problemi per i minori, Cisl: "Bandi non legittimi, stato di agitazione"

Un'affollata assemblea dei lavoratori ha proclamato lo stato di agitazione del comparto. Le motivazioni risiedono nella possibilità che ci sarà una consistente riduzione dei costi per il personale. Pierachille Dalledonne: "Attiviamo ogni strada in sede politica e istituzionale per risolvere la questione"

Cisl Fp Trentino, spazio autogestito
Di Cisl Fp Trentino, spazio autogestito - 24 marzo 2017 - 10:48

TRENTO. Giovedì 23 marzo 2017, nell'affollata assemblea dei dipendenti Appm-Associazione provinciale problemi per i minori, le sigle sindacali Cisl Fp, Fp Cgil e Fenalt hanno approfondito le problematiche esposte da Mario Magnani, presidente dell'associazione, nel corso degli incontri del 10 marzo e del 20 marzo in presenza dell’assessore Luca Zeni e dei suoi funzionari.

 

"Dopo attenta valutazione dei punti relativi alla vita interna dell’Associazione - spiega Pierachille Dalledonne, segretario della Cisl Fp - e in particolare all'accreditamento dei servizi, al rinnovo contrattuale e la conseguente tenuta di Appm, l'assemblea all'unanimità dei presenti ha dichiarato lo stato di agitazione di tutto il personale dipendente".

 

Le motivazioni risiedono nella possibilità che ci sarà una consistente riduzione dei costi per il personale: "Questo - prosegue la Cisl Fp - significa che si potrebbe concretizzare nella diminuzione degli impiegati, in quanto sono in scadenza numerosi contratti a termine, oppure nell'attuazione di una riduzione del livello retributivo".

 

Un effetto causato dal fatto che i servizi richiesti all'Associazione provinciale problemi per i minori dai vari soggetti del Trentino, che sono messi in gara "con dei criteri - sottolinea il segretario - in cui il peso della parte economica è troppo consistente rispetto alla parte progettuale, talvolta oltre i limiti previsti dalla legge sugli appalti. Il caso attuale è rappresentato dai due bandi dell'Alta Valsugana che spiazzerebbero Appm che, applicando un contratto migliore rispetto a quello delle cooperative sociali, si troverebbe fuori mercato".

Proprio su questi bandi il personale ha spronato i sindacati a chiedere alla Provincia di verificare le legittimità dei criteri, mentre Appm è stata invitata ad attivarsi per impugnare la materia.

"I sindacati - conclude Dalledonne - si sono impegnati ad attivarsi per verificare ogni percorso possibile per bloccare le gare anomale e richiedere tutta la documentazione all'Appm. Chiediamo inoltre l'apertura di un tavolo dedicato a queste gravi problematiche. Ci attiveremo anche in sede politica per trovare le soluzioni compatibili alle esigenze del personale nel rispetto alla nostra autonomia territoriale che non può dimenticarsi dei lavoratori più deboli".

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