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Area Ex Cattoi, il sindaco di Riva: "Esiste già un piano, valuteremo". Bottamedi: "Provincia incapace. Si allarga la forbice fra imprenditori di Trento e Bolzano"

L'area ex Cattoi è stata acquisita per quasi 5 milioni di euro. Il sindaco: "Sorpreso, non avevamo avuto segnali anticipatori di questo risultato. La cifra sembrava alta". I consiglieri provinciali del gruppo Misto, di Agire, Lega Nord e Forza Italia attaccano l'amministrazione

L'area ex Cattoi a Riva del Garda
Di Luca Andreazza - 14 gennaio 2017 - 02:06

RIVA DEL GARDA. Martedì 10 gennaio l'area ex Cattoi ha trovato una nuova proprietà: una cordata capitanata dal tycoon Heinz Peter Hager a capo di Winco Energreen S.p.a., realtà di Bolzano che si occupa anche della realizzazione sostenibile di progetti immobiliari, e Consolida S.r.l. di Arco che partecipa all'iniziativa con l’incarico di supporto allo sviluppo dell'operazione.

 

L'importo dell'operazione di 4 milioni 956 mila e 750 euro corrisponde alla base d'asta, la terza puntata. "Sono rimasto sorpreso - dice il sindaco di Riva Adalberto Mosaner -. Il panorama complessivo aveva delineato che il valore di 5 milioni era ritenuto ancora alto. Non avevamo avuto segnali anticipatori di questo risultato. Non conosco la formazione della cordata, se non nel suo presidente che mi ha comunicato l'avvenuta acquisizione dell'area ex-Cattoi".

 

"Siamo consapevoli della responsabilità assunta con l'acquisto di questa proprietà immobiliare - spiega Hager - Si tratta di un'area molto centrale con grandi potenzialità per Riva del Garda, la popolazione e l'economia dell’intero Alto Garda e Ledro. Già nei prossimi giorni vorremmo incontrare il sindaco Adalberto Mosaner, che abbiamo preliminarmente avvisato circa l’esito dell’aggiudicazione, per iniziare a discutere dello sviluppo futuro di quest'area e condividere una strategia comune nel pieno rispetto dei ruoli".

 

Il primo cittadino accoglie la richiesta di incontro"che avverrà a fine mese", ma si mantiene cauto sulla destinazione e il futuro dell'area: "Esiste già - prosegue - una pianificazione dell'ex Cattoi, ma a marzo andrà in scadenza e non sono a conoscenza dei progetti degli investitori. Gli interessi in alcuni casi coincidono con quelli dell'amministrazione comunale, mentre in altri non si trova convergenza. Ragioneremo e valuteremo la migliore soluzione per la nostra comunità".

 

Il piano attuativo datato 2007 e oggetto di revisione nel 2012 presentato dalla società Lacos S.r.l., poi finita in liquidazione nel 2015, prevede sull'area la realizzazione di un insediamento residenziale caratterizzato dalla presenza di appartamenti, ville, una zona commerciale, verde pubblico attrezzato, verde privato, parcheggi pubblici e parcheggi privati.

 

"Questo piano, ampiamente dibattuto e condiviso, può certamente subire delle modifiche - continua il sindaco - in quanto ormai ha dieci anni: lo scenario di Riva del Garda e le sue esigenze sono cambiate. La cordata ha riconosciuto l'importanza dell'area, un'area delicata e una partita della comunità. Ora inizia un nuovo percorso, nel quale saremo parte attiva per valorizzare e preservare l'interesse pubblico e dei proprietari".

 

Se il sindaco Adalberto Mosaner si dice sorpreso e si mostra cauto nell'esporsi prima di incontrare la cordata, i consiglieri comunali Manuela Bottamedi (Gruppo Misto), Claudio Cia (Agire), Maurizio Fugatti (Lega Nord) e Giacomo Bezzi (Forza Italia) definiscono invece l'acquisizione dell'area Cattoi "l'emblema e la sintesi perfetta del totale fallimento della politica del centrosinistra autonomista: immobile, opaca e incapace di visione, scelte coraggiose e strategia".

 

L'area ex Cattoi si trova nel centro di Riva del Garda, all’inizio di Viale Rovereto, fronte Lago. Il bene è costituito da un’area ex produttiva (opificio) di 19.000 metri quadri circa, già sede della società Cattoi Legno, sulla quale insiste un edificio dismesso e fatiscente da demolire, mentre gli spazi aperti sono attualmente destinati a parcheggio (in comodato gratuito al Comune di Riva del Garda con scadenza annuale, ndr) e in parte a deposito di carrelli per rimorchio natanti. 

 

"Ugo Rossi e Adalberto Mosaner - continua Manuela Bottamedi - hanno perso un'occasione d'oro per acquisire pubblicamente un'area strategica che poteva e doveva diventare patrimonio dei rivani e dell'intera comunità altogardesana. Un'area che poteva e doveva essere valorizzata e riqualificata come polmone verde e come grande parcheggio sotterraneo necessari per un territorio turisticamente sviluppato".

 

E se la Provincia non ha mai mostrato l'intenzione di intervenire per l'acquisizione dell'area, ci ha pensato la cordata d Hager a togliere l'imbarazzo: "Andava tutelato l'interesse pubblico - conclude la consigliera provinciale - nell'ultimo terreno prezioso e strategico in fascia lago. Nel contempo anche l'economia trentina si è fatta ingessare e ammorbare da questa politica-sonnifero e ha perso un'opportunità, lasciando spazio ad una cordata sudtirolese. Ancora una volta Bolzano dimostra di avere un tessuto economico e imprenditoriale più sano, dinamico, attivo. La forbice tra Trento e Bolzano si allarga".

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