Sait, venerdì sciopero dei lavoratori. I sindacati "La Federazione non ha fatto abbastanza, ora si attivi la politica"
L'assemblea sindacale ha deciso la mobilitazione. Ianeselli: “Il numero dei lavoratori coinvolti è altissimo e non è accettabile. Stiamo ancora attendendo una spiegazione da parte della Sait"
TRENTO. “La Cooperazione di consumo non può essere trattata come una cenerentola, si sa che è in crisi da diversi anni ma la Federazione è stata troppo impegnata con le proprie tensioni internet invece di occuparsene”. E' dura la posizione da parte dei sindacati in merito alla situazione che stanno vivendo 130 lavoratori Sait a rischio di licenziamento.
Un taglio, quest'ultimo, che è stato comunicato nei giorni scorsi alle parti sindacali e che, purtroppo, è risultato molto al di sopra delle aspettative.
“Da inizio anno è arrivato il nuovo direttore Luca Picciarelli – ha spiegato Walter Largher di UilTcs - ed ha preso in mano la situazione. Ci siamo visti subito e ci era stato comunicato che si concentravano nella sistemazione dell'ambito commerciale e successivamente sarebbero entrati nel merito della parte organizzativa”.
Con il passare dei mesi, però, le difficoltà di Sait a rimanere sul mercato si sono fatte sempre più sentire. “Qualche mese fa – ha continuato Largher - abbiamo chiesto di fare un incontro ma la controparte ha allungato i tempi. La settimana scorsa l'azienda ci ha chiamato per delle comunicazioni importanti. Nel frattempo si erano già diffuse delle voci sulla possibile apertura di procedure di mobilità. L'azienda non ha mai fatto numeri, ma si parlava di 50 – 60 lavoratori e, nel caso, su 600, si potevano reggere. Poi quando siamo arrivati il numero era diverso rispetto alle indiscrezioni”.
A chiedere spiegazioni alla Sait è anche il segretario della Cgil, Franco Ianeselli. “Il numero dei lavoratori coinvolti è altissimo – ha spiegato Ianeselli - e non è accettabile. Stiamo ancora attendendo una spiegazione da parte della Sait e anche dalla Federazione su come si è arrivati a questa situazione e soprattutto per capire quali siano le azioni di rilancio che stanno pensando”. Chiaro il messaggio anche alla Federazione . “Alla Cooperazione – ha affermato il segretario della Cgil - serve un di più di responsabilità sociale”.
Ieri pomeriggio, intanto, si è tenuta un'assemblea sindacale con la partecipazione di quasi la totalità dei lavoratori. I 130 dipendenti Sait a rischio di licenziamento suddivisi tra gli uffici e i magazzini presenti nello stabile di via Innsbruck. I punti vendita,invece, non verrebbero toccati dai taglio.
“Sono state decise – hanno spiegato i sindacati - due cose: per venerdì è stato indetto uno sciopero per fare un presidio sotto la Federazione delle Cooperative per incontrare il presidente Fezzi, assieme al direttore Dalpalù e qualcuno del consiglio di amministrazione. E' stato anche deciso di inviare una lettera al presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti per la convocazione a fine mese dei capigruppo, del presidente Ugo Rossi e l'assessore Alessandro Olivi affinché ci sia un incontro con i rappresentanti dei lavoratori”.
L'invito, infine, al mondo della politica e ai rappresentati istituzionali da parte dei sindacati : “Serve mettere in campo qualsiasi strumento disponibile. La Federazione che è l'organo politico, è mancata nell'affrontare le criticità”.