"Piccioni morti di stenti a causa delle reti mal curate", l'allarme della Lav che diffida Trentino Trasporti: "Visione orripilante e situazione inaccettabile"
Il responsabile della sede trentina della Lav, Simone Stefani: "Situazione gravissima: carcasse di animali morti intrappolati, in particolar modo piccioni, e altri, ancora vivi, che cercano disperatamente un buco per uscire e salvarsi"
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MEZZOLOMBARDO. "Piccioni morti di stenti intrappolati nelle reti". Questo l'allarme della Lav che diffida Trentino Trasporti: "Una situazione di indifferenza e incuria inaccettabile".
Le reti si trovano a Mezzolombardo all'altezza della stazione. "La visione che attende l'avventore è orripilante", spiega Simone Stefani, responsabile della sede trentina della Lav. "Carcasse di animali morti intrappolati, in particolar modo piccioni, e altri, ancora vivi, che cercano disperatamente un buco per uscire e salvarsi. Chi di loro ha trovato la morte l'ha fatto in modo terribile: di stenti privati di acqua e cibo".
Una situazione, spiega la Lav dopo aver parlato con i condomini e i vicini, che è così da diversi anni, "con qualche prezioso intervento tecnico dei vigili del fuoco a salvare gli sfortunati animali quando chiamati in causa da qualche persona", evidenzia Stefani. "E' inaccettabile questa incuria e questa inutile moria di animali sotto, anzi sopra, gli occhi dei cittadini. Non capiamo il motivo, ma che sia crudeltà o semplice pigrizia e sciatteria di qualche funzionario o dipendente, questa situazione va immediatamente risolta. Ci sono molti semplici sistemi atti per evitare che gli animali entrino nei sottotetto, come per esempio chiudere i fori finestrati con dei pannelli. Quelle reti, per giunta così mal curate, sono pericolose per una grande quantità di uccelli, rondini comprese".
I legali "hanno già preparato una diffida che già oggi verrà inviata a Trentino Trasporti. Una situazione che accade in una sede di un partecipato pubblico che quindi più di altri soggetti dovrebbe avere attenzione al decoro, alla pulizia e al rispetto. Se non si interviene per risolvere la vicenda, documentazione e relativa denuncia verrà inviata al Corpo forestale provinciale e alla Procura della Repubblica".
Secondo la Lav il contesto che si è creato potrebbe ricadere negli articoli 544 bis e ter del codice penale. "Maltrattamento e uccisione di animali. Oltre alle povere vite degli animali, pensiamo anche ai condomini che sono costretti a vedere questo triste spettacolo con carcasse in decomposizione, senza dimenticare i problemi sanitari che potrebbero sorgere da questa situazione", conclude Stefani.