Cadavere ritrovato in un canale, si pensa al suicidio ma non è così: ecco cosa hanno scoperto gli inquirenti
Il corpo era stato notato da passanti all'altezza del depuratore a Gavardo. Oggi la svolta nelle indagini con il ritrovamento di un furgone nel canale
![Foto Orgoglio Bresciano](https://cdn.ildolomiti.it/s3fs-public/styles/articolo/public/articoli/2025/02/gavaa.png?itok=l7H8IN8F)
GAVARDO. Si chiamava Massimo Comper aveva 48 anni e viveva a Edolo. Il suo corpo era stato ripescato nelle acque del canale che alimenta la centrale idroelettrica di Gavardo e da subito si era pensato a un gesto estremo, una morte per suicidio avvenuta per annegamento. E invece le indagini hanno portato a una svolta: Comper era finito nel canale con il furgone circa mezzo chilometro più a monte.
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Il suo corpo era, poi, stato portato via dalla corrente per essere ritrovato all'altezza del depuratore in località Vallone, ieri sera da dei passanti. A ricostruire l'accaduto i carabinieri della Compagnia di Salò, intervenuti sul posto assieme ai vigili del fuoco di Salò, così come l'automedica di Gavardo e ambulanza Anc Valle del Chiese.
Secondo una prima ricostruzione il 48enne aver perso il controllo del furgone della ditta per la quale lavorava finendo per schiantarsi nel canale.
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L'uomo, a quel punto, forse annebbiato dall'incidente avrebbe provato a divincolarsi e ad uscire dal mezzo finendo per essere trascinato via dalla corrente. Le indagini proseguono per ricostruire i particolari di questa drammatica vicenda.