"Il sistema di accoglienza collassa e a pagare sono i più deboli" la Fp Cgil: "Servono risposte immediate, chiediamo che la Provincia convochi un tavolo straordinario"
Il segretario generale della Fp Cgil del Trentino Alberto Bellini prende parola sul tema del sistema di accoglienza in Trentino: "Abbiamo bisogno di risposte immediate, di dare dare una prospettiva alle donne che non hanno altra scelta che dormire per strada e alle famiglie che non sanno oggi come sarà il loro futuro"
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TRENTO. Le difficoltà del sistema di accoglienza in Trentino "in emergenza" ma anche la discussione sul tema "polarizzata e dogmatica", nonché "inquinata dalla prossima campagna elettorale" in vista delle elezioni comunali a Trento, e la richiesta alla Provincia affinché venga convocato un tavolo straordinario con tutti gli attori pubblici e privati coinvolti.
Questi, in estrema sintesi, i punti toccati dal segretario generale della Fp Cgil del Trentino Alberto Bellini che interviene sottolineando come "l’emergenza accoglienza in Trentino è ormai sotto gli occhi di tutti, e l’aver rimandato soluzioni ai problemi che denunciamo da tempo non ha fatto altro che aggravare le questioni".
Ad essere analizzati sono poi alcuni nodi cruciali della questione. "Oggi viene a galla il problema dell’impossibilità concreta di fornire soluzioni di ricovero stabili alle donne straniere sole – osserva Bellini – il futuro della residenza Adige è ancora nebuloso nonostante sia ormai prossima la sua chiusura. L’appalto per la residenza Fersina, inoltre, ha attirato un solo soggetto da fuori regione ed è un appalto comunque assai povero ed inadatto a favorire risposte integrate al problema".
Il segretario generale della funzione pubblica della Cgil sottolinea che "tutto questo accade sullo sfondo di una discussione generale fortemente polarizzata e dogmatica, inquinata anche dalla prossima campagna elettorale per il Comune di Trento". Tutto ciò, sottolinea Bellini, "mentre i più fragili, donne e famiglie, vengono abbandonati a se stessi e soprattutto vengono consegnati alla disponibilità di strutture criminali o comunque a violenza e soprusi".
Alla luce di "un'emergenza ormai fuor di dubbio" e del fatto che una soluzione debba essere trovata in tempi brevi, ad essere richiesta alla Provincia è la convocazione di un tavolo straordinario: "Un tavolo con tutti gli attori di processo, pubblici e privati, del sistema di accoglienza, comprese le organizzazioni sindacali che rappresentano i lavoratori direttamente coinvolti che sono coloro che più da vicino conoscono gli intoppi del sistema attuale, per affrontare in modo integrato, pragmatico e non ideologico non tanto le future linee di sviluppo del sistema accoglienza, quanto la situazione emergenziale attuale".
Viene rimarcata poi l'urgenza di risposte immediate: "Abbiamo bisogno di risposte subito, di dare un futuro ed una prospettiva alle donne che non hanno altra scelta che dormire per strada, alle famiglie che non sanno oggi come sarà il loro futuro prossimo".
Alberto Bellini sottolinea poi come sia necessario risolvere "un’emergenza con le persone che sono già qui, con i lavoratori che oggi debbono dare loro risposte, al di là delle ideologie e delle politiche di lungo periodo".
"Se già oggi tante donne si trovano in una situazione di abbandono e pericolo, la chiusura della residenza Adige rischia di aumentare e complicare la situazione aggiungendo tante famiglie ai tanti senza fissa dimora di questo territorio – conclude il segretario generale – e se l’unica risposta all’emergenza sono i giardini di Piazza Dante allora sì che avremo solo un problema di sicurezza ma siamo, per poco, ancora in tempo per trovare soluzioni".