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C'è la festa per le Olimpiadi (con Fontana e Malagò) e a Sondrio scatta il divieto di ricordare quanto siano disastrosi i collegamenti ferroviari

Le tratte Milano-Tirano e Colico-Chiavenna sono falcidiate da chiusure, ritardi, soppressioni, lavori e i disagi per gli abitanti della provincia di Sondrio sono continui e fortissimi ma oggi al comitato ''Treni in orario Valtellina-Valchiavenna'' sarebbe stato impedito di distribuire volantini per rappresentare questo disagio: ''Indicativo di un clima repressivo che si vuole creare nel paese, restringendo gli spazi per una libera dialettica democratica''

Di Luca Pianesi - 14 febbraio 2025 - 13:06

SONDRIO. E' proprio il caso di dire ''Vietato disturbare il conducente''. Oggi a Sondrio è in programma la festa dedicata alle olimpiadi Milano-Cortina e sono attesi, tra gli altri, il numero 1 del Coni Giovanni Malagò e il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana. Ebbene il comitato "Treni in orario Valtellina-Valchiavenna" voleva utilizzare questa vetrina per ricordare al mondo (?), all'Italia (?), almeno alla regione Lombardia, che i collegamenti ferroviari in zona sono terrificanti. Un dato di fatto indiscutibile perché tra treni soppressi, ritardi, chiusure la Milano-Tirano e la Colico-Chiavenna fanno spavento (giusto per ricordarne una è già stato annunciato che tra il 15 giugno e il 14 settembre 2025 le tratte Lecco Tirano e Lecco Chiavenna chiuderanno i battenti per lavori).

 

Nonostante tutto, però, anche su questi territori tra un anno si svolgeranno le olimpiadi e se da un lato i comitati promotori si fanno belli, stringendosi le mani reciprocamente, chi cerca di ricordare che intanto i cittadini vivono tra i disagi viene silenziato. E' quanto denuncia il comitato con un comunicato che pubblichiamo integralmente firmato da Luca Agutoli, Emanuele Capelli, Franco Gianasso e Fabio Panighetti.

 

In occasione dell’incontro di venerdì 14 delle ore 15.00 promosso nella sala della Provincia con la presenza del presidente del CONI Giovanni Malagò e del governatore della Lombardia Attilio Fontana, come Comitato Treni in Orario e come esponenti di realtà che in questi mesi hanno seguito le vicende di Milano-Cortina 2026 avevamo pensato ad un volantinaggio per comunicare ai soggetti istituzionali e agli amministratori il nostro punto di vista sulle Olimpiadi e sui disservizi delle linee Milano-Tirano e Colico-Chiavenna.

 

La nostra intenzione era quella di sollecitare una riflessione esponendo posizioni critiche su come le promesse di sostenibilità ambientale sociale ed economica, di partecipazione del territorio, di trasparenza contenute nel dossier di candidatura presentato nel 2019 siano state sostanzialmente disattese nella fase successiva. Data la presenza del presidente di Regione Lombardia un punto rilevante della nostra puntualizzazione critica non poteva non essere rappresentato dalla vergognosa situazione in cui versa il collegamento ferroviario tra la provincia di Sondrio e Milano, su cui la stampa locale ha dimostrato di aver conservato una sua indipendenza dal potere denunciando la situazione in parecchie occasioni.

 

Nessuna intenzione da parte nostra di contestare o di creare disturbo per l’incontro delle 15.00 e per la successiva festa in programma in piazza Garibaldi dopo le 16,30: volevamo fare un semplice volantinaggio della durata di mezz’ora tra le 14,45 e le 15,15 per consegnare il volantino nelle mani delle autorità in arrivo al palazzo della Provincia. Ebbene questo elementare diritto democratico ci è stato impedito con le motivazioni inconsistenti che esporremo di seguito.

 

Si è giunti al divieto attraverso questi passaggi:

 

Questa mattina (ieri per chi legge ndr), dopo un primo parere favorevole della Questura, abbiamo avuto un incontro interlocutorio con il comandante dei vigili urbani della città di Sondrio, il quale prendeva tempo, riservandosi di sentire il sindaco.

 

In tarda mattinata ci sono pervenute due comunicazioni entrambe di segno negativo, una dal comandante dei vigili e l’altra dalla Questura. Nella prima si traeva dalla naftalina una disposizione del regolamento comunale che vieta il volantinaggio e si ricordava l’assenza di una richiesta di occupazione di suolo pubblico (situazione peraltro non prevista per una iniziativa come quella che si voleva attuare). La Questura si rimangiava quanto detto poco prima e comunicava il divieto del volantinaggio.

 

Quanto successo ci sembra grave ed è indicativo di un clima repressivo che si vuole creare nel paese, restringendo gli spazi per una libera dialettica democratica. Per questo chiediamo alla stampa di dare spazio a questo comunicato e a quello che produrremo domani con il testo che avremmo distribuito se la cosa non ci fosse stata proibita. Chiederemo inoltre alle forze democratiche operanti in provincia, ai comitati, alle associazioni, ai sindacati e ai partiti di prendere una posizione su quanto successo.

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