Ucciso dall'orsa JJ4, parla la mamma di Andrea: ''Nonostante le ferite l'ho stretto nella mia giacca e l'ho voluto abbracciare per l'ultima volta. Lui non ha nessuna colpa''

CALDES. ''Mi ha detto, mamma vado a farmi una passeggiata. Io gli ho risposto va bene, gli ho detto di ricordarsi che gli voglio bene e di tornare a casa presto”. Andrea da quella passeggiata non è più tornato. 

Sono occhi pieni di rabbia e di tanto dolore quelli di Franca Ghirardini e di Carlo Papi, mamma e papà di Andrea il giovane 26enne di Caldes aggredito e ucciso dall'orsa JJ4. Nel corso della trasmissione “Oggi è un altro giorno” su Rai 1 hanno voluto parlare davanti alle telecamere assieme agli avvocati Marcello Paiar e Maura Cravotto.

Hanno voluto parlare per mettere a tacere chi incolpa il loro figlio di aver fatto “qualcosa di sbagliato” e soprattutto per chiedere ancora una volta la verità su quello che è successo e giustizia. 

“Andrea quella sera – racconta la mamma Franca - aveva una cena con la sua fidanzata  e dovevano trovarsi alle 7. Lui, nel pomeriggio verso le 5.30 – 6 era già sulla via del ritorno. Lo so perché  avevo visto sul suo Instagram il video postato girato nel  luogo dove si trovava ed io sapevo quindi che stava tornando a casa”.

Dopo quel video, però, il genitori di Andrea non sono più riusciti a mettersi in contatto con lui. “Ho provato a chiamarlo ma non rispondeva, allora ho chiesto anche a mia figlia e alla sua fidanzata di chiamarlo ma non ha più risposto. Non abbiamo più avuto un suo segnale”.

Non vedendolo tornare a casa è iniziata la preoccupazione. “Abbiamo una vecchia panda 4x4 che però in quel maledetto giorno era dal meccanico. Io sarei salita su – spiega la madre - perché avevo capito che qualcosa era successo, lui era sempre preciso nelle sue cose”. Purtroppo quello che è successo nelle drammatiche ore successive ormai tutti lo sappiamo. Andrea è stato trovato riverso a terra aggredito e ucciso dall'orsa. 

“Noi siamo qui a gridare al mondo – spiegano i genitori di Andrea nel corso dell'intervista televisiva - che queste cose non devono più accadere".

Ed è ancora la madre a parlare.  "L'ho voluto abbracciare per l'ultima volta. Questa giacca che ora ho addosso gliela ho appoggiata sopra, me lo sono coccolato nonostante le ferite. Io gli devo fare giustizia, non so quando ci riuscirò ma ho giurato che fino all'ultimo respiro griderò e lotterò”. 

E infine l'appello dei genitori di Andrea. “La colpa non è di nostro figlio. Ora vogliamo però giustizia, deve esserci. Questo progetto life ursus è sfuggito di mano”