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Piste ciclabili chiuse e valli interdette per l’orso? “Tutte fake news”. In alcune delle aree segnalate non è nemmeno certa la presenza dei plantigradi

Dalla Val Meledrio alla pista ciclabile di Caldes fino a Bolbeno, in questa ore stanno circolando diverse notizie circa la presunta chiusura di alcune aree per via delle presenza degli orsi. I sindaci e la Provincia spiegano però che è tutto falso

Di Tiziano Grottolo - 02 maggio 2023 - 09:47

CALDES. In queste ore stanno circolando diverse notizie che riguardano l’orso e la presunta chiusura di alcune aree del Trentino. Eppure, almeno per il momento, si tratta di voci che non corrispondono al vero. O “fake news” come sono state definite dal Servizio mobilità e trasporti piste ciclabili della Provincia di Trento.

 

Soprattutto sui social c’è chi sostiene che la pista ciclabile in zona Caldes e quella che si trova fra Ossana e Vermiglio sarebbero chiuse a causa della presenza dell’orso. Ma è tutto falso perché non ci sono ordinanze in merito. A confermarlo anche il sindaco di Caldes Antonio Maini: “La ciclabile non è chiusa, recentemente ho ricevuto molte telefonate allarmate, spiace che una voce su Facebook possa circolare incontrollata”.

 

Discorso simile per la Val Meledrio, che alcune persone vorrebbero interdetta per la presenza dell’orso. “Nessuno ha chiuso la valle – riferisce il primo cittadino di Dimaro Folgarida, Andrea Lazzaroni – anzi al momento dalla forestale non ho avuto segnalazioni circa la presenza dei plantigradi in quel luogo”. Nei giorni scorsi invece era stato un giornale altoatesino a diffondere la notizia infondata di una strada chiusa a Bolbeno per la presenza di un’orsa con un cucciolo. Anche in questo caso le voci erano state smentite dal sindaco. 

 

Dopo l’aggressione mortale ai danni del 26enne Andrea Papi l’attenzione verso questi grandi carnivori si è alzata. Purtroppo però sono cresciute anche le notizie infondate che grazie ai social diventano virali nel giro di poche ore.

 

Ovviamente il fatto che queste zone non siano state interdette non significa che la presenza di orsi vada esclusa a prescindere. Infatti restano valide le raccomandazioni per le aree frequentate dai plantigradi, quindi è necessario prestare sempre molta attenzione e cercare di evitare incontri a distanza ravvicinata. In questo senso è importante far sentire la propria presenza, muovendosi in gruppo se possibile, parlando ad alta voce e battendo le mani.

 

Di seguito le raccomandazioni della Provincia in caso di incontri:

 

- Se l’orso nota la nostra presenza e si alza sulle zampe posteriori per identificarci, rimaniamo fermi e parliamo con tono calmo.

 

- Se l’orso rimane fermo, allontaniamoci lentamente, parlando sempre con tono calmo.

 

- Se l’orso si avvicina, camminando o correndo, restiamo fermi, parliamo con calma e diamogli modo di capire che non siamo un pericolo.

 

- Se l’orso non ci ha notati, torniamo silenziosamente sui nostri passi, senza perderlo di vista.

 

- Se l’orso nota la nostra presenza e si allontana (è il caso più comune), attendiamo prima di proseguire, evitando di muoverci nella sua stessa direzione.

 

- Se avviene un attacco con contatto fisico, stendiamoci al suolo a faccia in giù, con le dita delle mani intrecciate dietro il collo e le braccia a proteggere il capo, restando assolutamente immobili finché l’orso interrompe l’azione e si allontana. Non fuggiamo, non gridiamo e non tentiamo di colpirlo. Se indossiamo uno zaino, non tentiamo di liberarcene, potrebbe essere utile per proteggersi. Rimaniamo a terra finché siamo certi che l’orso si sia allontanato.

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