Pichetto Fratin: “Piano di adattamento ai cambiamenti climatici entro l'estate”. Fugatti a colloquio con il ministro: “Priorità gestione orsi problematici e trasferimenti”
Nella giornata di ieri il ministro all'Ambiente e alla sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, è intervenuto al Festival dell'economia di Trento in un'intervista a tutto campo nella quale sono stati toccati molti temi, dallo sviluppo delle rinnovabili alle comunità energetiche. In precedenza però il ministro ha incontrato al Palazzo della Provincia il presidente della Pat Maurizio Fugatti insieme agli assessori Zanotelli e Tonina: grandi carnivori e concessioni idroelettriche gli argomenti sul tavolo
TRENTO. “Entro fine estate sarà pronto il piano di adattamento ai cambiamenti climatici”: ad annunciarlo nella giornata di ieri, nel corso di un'intervista a tutto campo nell'ambito del Festival dell'Economia di Trento, è stato il ministro all'Ambiente e alla sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto al Palazzo della Regione rispondendo alle domande della giornalista Celesina Dominelli. Un intervento nel quale il ministro ha toccato molti temi, dallo sviluppo delle rinnovabili alle comunità energetiche, e che è stato preceduto nel pomeriggio da un colloquio con il presidente della Provincia Maurizio Fugatti e gli assessori provinciali Zanotelli e Tonina.
Nel giorno in cui dal Tribunale amministrativo regionale è arrivata una nuova sospensione in merito all'abbattimento dell'orsa Jj4 (e di Mj5), in attesa di un piano di trasferimento dettagliato e completo da parte delle associazioni animaliste (Qui Articolo), la discussione tra Fugatti e Pichetto Fratin è partita proprio dal tema dei grandi carnivori e dalla notizia dell'ok, da parte del Governo, sull'autorizzazione allo spray anti orso per i forestali. “Naturalmente – scrive Piazza Dante – il tema della convivenza con l'orso non poteva che essere il punto di partenza del colloquio che è servito a mettere a fuoco ancora una volta quelle che l'Amministrazione provinciale ritiene le proprie priorità in vista di una prossima riunione del tavolo di confronto avviato dal ministero”.
Priorità che, da settimane, la stessa Giunta provinciale ribadisce incessantemente (anche nel corso della manifestazione contro orsi e lupi organizzata in Piazza Dante, Qui Articolo): “Da una parte la gestione degli orsi problematici e dall'altra il piano di trasferimento di un consistente numero di esemplari con l'obiettivo di alleggerire la concentrazione della popolazione ursina che gravita in particolare su specifiche aree del territorio trentino – dice la Pat –. Sullo sfondo anche la necessità di rivedere le regole, a partire dal Pacobace, per poter disporre poi di un piano di gestione autonomo. Ma anche la convivenza coi lupi – è stato sottolineato – che sono ormai diventati un tema nazionale”.
Nel corso del suo incontro al Festival, Pichetto Fratin ha poi sottolineato che, alla luce dei 2,9 miliardi di euro destinati dal Pnrr a Mase e dipartimento della protezione civile nazionale per contrastare il dissesto idrogeologico: “L'obiettivo della pianificazione degli interventi e della spesa è centrale”. Dissesto idrogeologico che, in una fase di crisi climatica nella quale i fenomeni meteorologici sembrano farsi sempre più intensi, è ora un'emergenza nazionale. Per questo il piano di adattamento ai cambiamenti climatici, è stato detto nel corso della serata, prevede l'istituzione di un Osservatorio nazionale, che vedrà anche il coinvolgimento dei territori.
“Il Piano – ha detto il ministro – può rappresentare uno strumento efficace per sciogliere i nodi che finora hanno impedito la realizzazione di tanti, troppi interventi. Abbiamo ascoltato tutti gli esperti e gli stakeholder. Parallelamente, sul fronte energetico, lavoriamo al nuovo Piano nazionale dell'energia, il Pniec”. Particolare importanza in questo ambito è rivestita dai gassificatori, ha detto Pichetto Fratin, che permettono ai vari Stati di acquistare gas da tutto il mondo. Tornando alla tragica situazione in Emilia Romanga, il ministro ha poi assicurato: “Il primo intervento è stato di emergenza, immediato, per consentire alle popolazioni di rialzare la testa. Ne seguità un altro”.
L'impegno principale del dicastero sarà quello di “innescare un meccanismo grazie al quale gli interventi programmati e finanziati si facciano e si facciano in tempi brevi. Una sfida rafforzata dalla consapevolezza che gli eventi che dovremo fronteggiare saranno sempre più frequenti e più violenti”. L'obiettivo in questa fase sarà di sostenere lo sviluppo delle rinnovabili: “O siamo capaci di raggiungere l'obiettivo della transizione energetica – ha detto il ministro – o non andremo lontano. Attualmente due terzi dell'energia proviene da fonte fossile e un terzo da rinnovabili, dobbiamo ribaltare questa situazione”.
In termini numerici “dobbiamo installare oltre 12 gigawatt all'anno e spero si siano create le condizioni per raggiungere questo obiettivo, che è ambientale ma anche di sicurezza nazionale”. Sulle comunità energetiche quindi, ha concluso il ministro: “Io spero si chiuda prestissimo, l'Unione europea sta definendo i particolari perché c'erano alcune modifiche e le abbiamo concordate. Io spero che a breve l'Ue trasmetta l'ok alla proposta che ricalca il modello trentino e poi la proposta diventi decreto”.