Fugatti tra gli applausi all'evento contro gli orsi: “Obiettivo un 'piano trentino' per la gestione che preveda l'abbattimento per gli esemplari in sovrannumero”
Il presidente della Provincia autonoma di Trento è intervenuto in mattinata in Piazza Dante, alla manifestazione organizzata per dire, nelle parole dei partecipanti, “no a orsi e lupi in Trentino”. “Dovete spiegarci – ha detto Fugatti – perché in tutti i paesi del mondo dove c'è un orso pericoloso l'orso viene abbattuto ed in Italia, in qualche modo, non ce lo fanno fare”
TRENTO. “L'obiettivo è quello della gestione da parte dell'autonomia della presenza degli orsi sul territorio trentino: il piano di gestione trentino”. Un piano nel quale, ha detto questa mattina il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti dal palco della manifestazione contro orsi e lupi organizzata in Piazza Dante (Qui Articolo): “Quando gli orsi sono in sovrannumero rispetto alla convivenza uomo-animale, si prevede l'abbattimento”. Dall'intervento del presidente della Pat non è arrivata alcuna indicazione precisa su quale sia la “soglia di convivenza” prevista: nelle ultime settimane però lo stesso Fugatti aveva affermato che, nell'ambito del progetto Life Ursus, la popolazione massima prevista fosse di circa 50 orsi in Trentino (al contrario di quanto riportato ancora 23 anni fa dagli esperti, Qui Articolo), sottolineando (sulla base delle stime di presenza ad oggi) la necessità di ridurre il numero attuale di plantigradi di almeno una 70ina di unità. Riduzione da operare o con trasferimenti (negati però agli orsi definiti “problematici”, come Jj4) o, come ribadito oggi, tramite abbattimento.
“Il primo pensiero – ha esordito Fugatti – va ad Andrea Papi, alla sua famiglia, a Caldes e alla Val di Sole. La vostra sofferenza è la sofferenza di tutto il Trentino che si accomuna a voi per la perdita di questo ragazzo”. A seguire il presidente della Pat ha espressola sua vicinanza all'Emilia Romagna, colpita dall'alluvione, da dove Fugatti è rientrato nella serata di ieri: “Ad una Regione così devastata – ha detto – va il pensiero della comunità trentina: noi siamo qui oggi ma là ci sono le nostre donne ed i nostri uomini della protezione civile, partiti per dare la solidarietà che il Trentino ha sempre dato e che darà sempre”. Il “mondo reale fuori di qua”, ha proseguito Fugatti indicano la piazza ed i partecipanti alla manifestazione: “La pensa come questo mondo reale, del quale state dimostrando la salute con la vostra presenza. Non dobbiamo pensare che fuori di qua la gente comune la pensi in modo diverso da noi”.
In questa fase per il presidente della Giunta: “Dobbiamo continuare a far passare il messaggio che nelle nostre montagne ci viviamo noi e le problematiche le conosciamo noi, sappiamo quali siano le difficoltà di vivere insieme ai grandi carnivori, le problematiche dell'agricoltura di montagna, dei giovani che vogliono tornare a vivere in montagna. Io capisco i sindaci, che hanno le stesse difficoltà del presidente della Provincia: come è stato detto però, non bastano le parole e servono i fatti. Noi come Giunta abbiamo detto al governo nazionale di operare su due opzioni”. Il trasferimento degli orsi 'in eccesso', come anticipato oggi, o l'abbattimento. “Dovete spiegarci – ha ribadito Fugatti – perché in tutti i Paesi del mondo dove c'è un orso pericoloso l'orso viene abbattuto ed in Italia, in qualche modo, non ce lo fanno fare. In tutto il mondo dove ci sono gli orsi c'è un piano di gestione, e quando gli orsi diventano in numero proporzionale maggiore rispetto alla convivenza uomo animale, si fa la gestione locale, che piaccia o non piaccia significa abbattimento”
Come detto dunque, per Fugatti l'obiettivo è di arrivare ad un “piano trentino” di gestione, che prevede l'abbattimento come soluzione “quando gli orsi sono in sovrannumero rispetto alla convivenza uomo-animale”. “Nel frattempo – ha concluso il presidente della Pat – abbiamo detto al governo, pur sapendo le difficoltà di questo processo, di essere pronti a mettere a disposizione gli orsi trentini in esubero per eventuali trasferimenti. Lo abbiamo fatto dimostrando la responsabilità del Trentino in questa gestione. Siamo consapevoli che la salita è erta, ma il Trentino ha le gambe ed il fiato per andare in montagna, stiamo uniti per determinazione e convinzione, come quella che avete dimostrato voi oggi, e questa gestione saremo in grado di affrontarla”.