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Dalle proteste contro il Green pass alla lotta al “progetto di controllo con intelligenze artificiali” a Trento: 'Uniamoci' annuncia un esposto al garante privacy

L'associazione “Uniamoci Trentino Aps”, che negli ultimi anni ha portato per le strade di Trento prima la protesta contro il Green pass e poi contro il sostegno militare all'Ucraina, parla dell'avanzare di un “sistema di controllo basato sulle intelligenze artificiali” per quanto riguarda i tre progetti (Marvel, Protectoe e Precrisis) presentati ieri dal Comune di Trento per tutelare la sicurezza in città

Di F.S. - 09 maggio 2023 - 19:13

TRENTO. Si chiamano Marvel, Protector e Precrisis i tre progetti, finanziati dall'Unione europea e portati avanti grazie alla collaborazione degli esperti di Fbk, che vedono il Comune di Trento protagonista per quanto riguarda l'utilizzo dell'intelligenza artificiale al fine di tutelare la sicurezza in città (Qui Articolo). Tre progettualità che, anche grazie all'utilizzo di immagini e audio catturati nelle piazze cittadine (e completamente anonimizzati proprio grazie ad un algoritmo messo a punto da Fbk) e all'analisi di dati raccolti sui social, puntano da una parte alla prevenzione dei reati e alla sicurezza dei cittadini e dall'altra a migliorare la protezione dei luoghi di culto attraverso la prevenzione dei crimini d'odio e delle minacce terroristiche.

 

In tutto questo però l'associazione “Uniamoci Trentino Aps”, che negli ultimi anni ha portato per le strade di Trento prima la protesta contro il Green pass e poi contro il sostegno militare all'Ucraina (Qui Articolo), vede l'avanzare di un “sistema di controllo” basato proprio sulle Ia ed annuncia un “esposto al garante della privacy”.

 

“Da associazione preoccupata per la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini – scrive Uniamoci – tra i quali quello della privacy, non intendiamo assistere inerti all'avanzamento di una società del controllo basata su intelligenze artificiali, già utilizzate in altri paesi per mettere in atto sistemi di credito sociale, nei quali un “grande fratello” vigila su ogni azione, esternazione, scritto e addirittura intenzione, con la possibilità di esercitare censura, repressione preventiva, privazione della libertà”. Un riferimento, quello ad iniziative portate avanti in sistemi autoritari (come quello cinese), che però non si sposa certo con le professionalità in gioco nei tre progetti, all'interno dei quali, come anticipato, i dati raccolti sono completamente 'anonimizzati' in via automatica.

 

“Con la scusa della 'sicurezza' – prosegue però l'associazione – questi sistemi di controllo stanno diventando ogni giorno più pervasivi nella vita dei cittadini (più di 600 telecamere solo a Trento)”. Il sindaco Ianeselli, si legge nella nota: “Ha fatto nel nostro capoluogo addirittura il capofila europeo di queste sperimentazioni, prima col progetto C-Roads Italy 2 (13 semafori 'intelligenti' e 2 autovelox su via Brennero) che coinvolge enti sia pubblici che privati nell'ambito dello sviluppo di sistemi C-Its, e ora con questa ulteriore implementazione, senza chiedere ai cittadini se apprezzino il fatto che le loro comunicazioni via Twitter e Facebook siano state analizzate attraverso il progetto Protector che il 30 aprile ha lasciato il passo al successore Precrisis”.

 

Parlando in particolare del progetto Marvel, per l'associazione “le forze dell'ordine hanno già tutti i mezzi per prevenire e reprimere eventuali crimini, che sanno benissimo dove e quando possono essere commessi, senza bisogno che un algoritmo certifichi che aree come quelle della Portela o di Piazza Dante siano a maggior rischio rispetto alle altre. Crediamo che le dichiarate finalità di sicurezza siano un cavallo di Troia per una società del controllo in cui non vogliamo vivere e che non vogliamo lasciare in eredità ai nostri figli”.

 

Per questi motivi, dice l'associazione: “Chiediamo al Comune di interrompere immediatamente i progetti annunciati, comunicando l'intenzione di presentare al più presto un esposto-denuncia alla Procura di Trento e al Garante della Privacy”.

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