Valanga sulla Marmolada (FOTO e VIDEO): 6 morti accertati e 8 feriti. Si continuano a cercare dispersi ma c'è il rischio di altri distacchi e le operazioni sono delicate
Il bilancio provvisorio è pesantissimo: 6 morti e 8 feriti. Si cercano altri escursionisti dispersi. Una ventina di persone illese sono state accompagnate al rifugio e da lì evacuate con l'elicottero
TRENTO. Sale a 6 il numero delle persone morte nella valanga sulla Marmolada. Sono 8 i feriti trasportati in elicottero agli ospedali tra Trentino e Veneto. Si cercano alcuni dispersi mentre sono una ventina le persone illese accompagnate al rifugio e da lì evacuati a valle. E' un bilancio provvisorio e pesantissimo. Sono stati coinvolti anche gli psicologi per i popoli per prestare assistenza agli escursionisti rimasti coinvolti nel terribile distacco di ghiaccio, neve e fango nel primo pomeriggio di oggi ma anche per supportare i parenti delle vittime.
C'è il rischio di nuovi distacchi e per questo l'elicottero di Trento provvede alla bonifica dell'area con la Daisy Bell. Restano in volo anche gli altri mezzi e nel corso della giornata sono stati attivati anche quelli di Verona, Padova e Venezia. Ma tutto il sistema di Protezione civile è in attività tra soccorso alpino trentino e veneto, vigili del fuoco e forze dell'ordine. Vengono utilizzati anche le unità cinofile per la ricerca dei dispersi (Qui articolo).
Il distacco sarebbe avvenuto a quota 3 mila metri, un grosso seracco dalla calotta sommitale del ghiacciaio della Marmolada tra Pian dei Fiacconi e Punta Penia è crollato: una valanga che ha travolto la via normale per raggiungere la vetta sul confine tra Trentino e Veneto. Almeno due le cordate colpite dalla massa di ghiaccio, neve e fango. Sono 6 le vittime, i cui corpi sono stati trasferiti allo stadio del ghiaccio di Canazei. I feriti invece sono stati portati agli ospedali: 3 a Trento, 2 a Cavalese, 2 a Belluno e 1 a Treviso. Ma il bilancio è ancora provvisorio.
Sempre a Canazei è stato allestito il punto medico avanzato e da lì si gestiscono le operazioni mentre è stata attivata l'unità di crisi all'ospedale Santa Chiara di Trento per la gestione degli accessi ai vari poli sanitari. Il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, si è portato in val di Fassa per monitorare la situazione in tempo reale.
Le operazioni sono ancora in corso alla ricerca dei dispersi, forse 12 persone, ma le attività sono particolarmente delicate per la grandissima instabilità della zona e il rischio che a monte si possano staccare altre valanghe.