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Tragedia in montagna, è morto il fotografo Piero Cavagna
Il dramma nel pomeriggio, Piero Cavagna è rimasto vittima di un tremendo incidente durante un’escursione nella zona di Ranzo verso malga Baèl
TRENTO. E' il noto fotografo trentino, Piero Cavagna, la vittima del tremendo incidente che è avvenuto quest'oggi in montagna. Aveva 63 anni ed è stato il fotografo di punta non solo di quotidiani locali, ma era anche molto conosciuto per le diverse e importanti mostre fotografiche e i reportage.
Il dramma è avvenuto in valle dei Laghi. L'allerta era scattata intorno alle 14 di oggi, sabato 8 ottobre, lungo il sentiero 627 tra Margone e Ranzo. Cavagna è improvvisamente scivolato ed è precipitato per una quarantina di metri lungo un ripido canale caratterizzato da bosco e salti di roccia.
Immediato l'allarme e sul posto si sono portate le unità del soccorso alpino. Inutili, purtroppo, i tentativi dei soccorsi: troppo gravi le ferite riportate nella caduta. Ad esprimere il cordoglio per la sua scomparsa è il sindaco di Trento, Franco Ianeselli. “La morte di Piero Cavagna ci addolora. Come con Dino Panato pochi anni fa – scrive il sindaco - perdiamo un altro narratore che con i suoi scatti ha raccontato per decenni anche la nostra Trento. Mi viene in mente la mostra 'Gli ultimi delle Crispi', prima che le storiche scuole chiudessero per ristrutturazione, con la quale aveva collaborato con il Comune. Le sue fotografie restano una testimonianza preziosa che porteremo con noi. Ciao Piero, e grazie”.
“Lascia davvero tristi e senza parole, la notizia della morte improvvisa di Piero Cavagna” scrive anche il presidente del Consiglio provinciale, Walter Kaswalder. “Tengo subito a esprimere ai familiari il cordoglio mio e di tutta l'assemblea legislativa e mentre lo faccio ho in mente gli ultimi, recentissimi incontri con il fotografo e giornalista a palazzo Trentini”.
Cavagna ha collaborato in diverse, recenti iniziative culturali collegate al Consiglio provinciale, sua ad esempio è l'immagine di copertina del periodico consiliare appena edito per celebrare i 50 anni del secondo Statuto. Suo anche il testo, come sempre ricco di informazioni, che ha sostanziato l'esposizione appena smontata dal nostro atrio, dedicata dalla Commissione pari opportunità alle donne nello sport e nell'agonismo. “Perdere la sua creatività, il suo modo di sviluppare pensiero, idee e cultura attorno alle immagini, determinerà per il Trentino un vuoto di grande rilievo” ha concluso Kaswalder.
