Siccità, il consorzio del Chiese chiude l'acqua alle irrigazioni. Il Trentino si prepara, Tonina: ''Situazione drammatica'', in arrivo nuova circolare per i Comuni
Fiumi senz'acqua e danni enormi all'agricoltura. Dalla Lombardia al Veneto la situazione è drammatica e le Regioni sono pronte a chiedere lo stato di emergenza. Tonina: ''Dobbiamo mettere in campo tutte le azioni possibili per non trovarci in una situazione davvero grave. Siamo già al limite, nei prossimi giorni arriverà una nuova circolare per chiedere ai Comuni maggiore attenzione nell'utilizzo delle risorse idriche"
TRENTO. “La situazione è davvero difficile”. Lo continua a ripetere il vicepresidente della Provincia e assessore all'Ambiente, Mario Tonina. L'acqua continua a scarseggiare ed è ormai un nord travolto da una crisi idrica mai vista.
Nelle scorse ore le Regioni hanno fatto sapere che chiederanno al Governo la dichiarazione dello Stato di emergenza per la siccità, allo scopo di dare priorità all'uso umano e agricolo della risorsa idrica, e di mettere a disposizione risorse, anche del Pnrr, per creare nuovi invasi. Il tema sarà al centro della Conferenza delle Regioni che si terra dopodomani, mercoledì 22 giugno. Ed è a questa riunione che il Trentino guarda per capire quali saranno le prossime azioni da mettere in campo.
Per far capire la situazione che mezza Italia sta vivendo basta ascoltare le decisioni che sono arrivate dall’Autorità di Bacino del Po che nell'ultima riunione ha chiesto un calo “del 20% di prelievi per continuare l’irrigazione”. “L’imperativo categorico – sottolinea il Segretario Generale di ADBPo-MiTE Meuccio Berselli –è salvaguardare come raccomandato dalle direttive comunitarie la portata del Grande Fiume attuando rapidamente tutte le azioni possibili per rendere quanto più efficace e proficuo l’uso della risorsa disponibile lungo l’alveo, gestendo l’acqua più dinamicamente; la siccità estrema con severità idrica alta ci obbliga ad un cosiddetto “semaforo rosso” che bloccherebbe ogni tipo di uso, consentendo solo quello idropotabile; ma grazie ad alcuni provvedimenti mirati utili, per quel che resta in termini di quantità disponibile, assicuriamo la continuità dell’irrigazione, pur se in misura ridotta, all’agricoltura e approvvigionamento per l’habitat mantenendo, come primo obiettivo, l’idropotabile. Proseguendo così il prelievo dai laghi si garantisce la continuità irrigua. Giunti a questi livelli ogni decisione porta con sé margini di criticità ma il traguardo, in ottica di area vasta, è minimizzare il danno quanto più possibile in attesa di potenziali integrazioni amministrative dei territori e organi di governo”.
A questo si aggiunge anche la decisione del consorzio di bonifica del Chiese, sul versante bresciano, che a partire dal 30 giugno chiuderà i rubinetti e non darà più acqua agli agricoltori per le irrigazioni.
Ed ecco allora che mentre in Veneto, in Lombardia e in Friuli ogni giorno che passa continuano ad aumentare le limitazioni sull'utilizzo idrico nei territori, il Trentino si sta muovendo per evitare di trovarsi in una situazione simile. “Nella riunione dell'Autorità di Bacino del Po – ha spiegato a il Dolomiti Mario Tonina – è arrivata anche una sorta di invito al Trentino di adottare tutto quello che è necessario per un risparmio irriguo a titolo di solidarietà vista la situazione in cui si trovano diverse regioni”.
Già nelle scorse settimane l'assessorato si era mosso invitando le amministrazioni comunali a fare molta attenzione nell'utilizzo dell'acqua. Da qui le ordinanze fatte da diversi sindaci nelle quali vengono chiuse le fontane cittadine fino alle limitazioni sull'utilizzo dell'acqua per le piscine. Uno degli ultimi provvedimenti messo nero su bianco nelle scorse ore è stato quello di Tenno a firma del sindaco Giuliano Marocchi. “Viste le criticità emerse nelle ultime 24 ore e considerata la situazione generale dovuta alla scarsità di acqua e per fare opera di prevenzione rispetto al periodo estivo che stiamo vivendo, si informa che Tutte le fontane pubbliche verranno temporaneamente chiuse (escluse quelle nei pressi dei cimiteri). Qualora vi fossero ulteriori nuove problematiche per la gestione dell'acqua alle abitazioni e alle attività, si provvederà con ordinanza Sindacale alla sospensione dell'utilizzo per le piscine ( di qualsiasi forma e grandezza) e successivamente all'utilizzo per irrigazione. Si confida nella massima collaborazione e massima prudenza nell'utilizzo della risorsa acqua, in tutte le nostre attività sia casalinghe che aziendali. In questa fase è fondamentale fare azioni preventive per evitare problemi più grossi nelle prossime settimane”. E' la decisione è stata presa anche da diverse altre amministrazioni.
La situazione, però, si fa sempre più grave e secondo le previsioni meteo l'arrivo della pioggia necessaria per ridare respiro alle risorse idriche anche trentine non sembra essere all'orizzonte. E tutto si fa ancora più preoccupate per il nostro territorio che, in questa situazione, dovrebbe comunque fare la propria parte in aiuto alle altre regioni nel momento in cui il Governo avvallasse lo stato di emergenza.
Da qui la decisione dell'assessore Tonina di firmare un nuova circolare in questa settimana per chiedere nuovamente attenzione ai Comuni. “C'è un allarme molto forte – ci spiega – ed dobbiamo in tutti i modi prevenire una situazione come quella che stiamo vedendo in Veneto o in Lombardia. La situazione idrica è drammatica. Per questo ho decido che nei prossimi giorni faremo una circolare ad hoc che sarà inviata a tutti i comuni e ai bacini per richiamare l'attenzione negli utilizzi dell'acqua . Se non dovesse piovere e la situazione peggiorare siamo pronti ad ulteriori azioni”.