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Sanità al collasso, mancano i medici. La 'risposta' della rete: "Reintegrate i no vax sospesi". Ioppi: "Non servirebbe a nulla, sono meno di 10 in tutto il Trentino"

Dopo la pubblicazione dell'articolo riguardo i numeri allarmanti per la carenza di personale, in particolare per la medicina d'urgenza e il pronto soccorso di Trento, uno dei commenti dei lettori è stato il reintegro dei medici no vax. Il Dolomiti ha rivolto la domanda a Ioppi: "L'adesione tra i medici dipendenti dell'Apss è stata quasi del 99 %. Il medico ospedaliero sa che la vaccinazione uno strumento utile ed efficace, pochissimi i dubbiosi"

Di Francesca Cristoforetti - 07 giugno 2022 - 19:40

TRENTO. "Perché non richiamate i medici sospesi che non si sono voluti vaccinare?". Questo è solo uno dei tanti commenti all'articolo sulla carenza di personale nei pronto soccorso trentini, e più in generale riguardo al momento di estremo affanno e sovraccarico che sta vivendo la sanità a livello provinciale. La domanda è stata subito rivolta al presidente dell'Ordine dei medici di Trento, Marco Ioppi, che risponde: "Non servirebbe a nulla. I medici no vax sospesi sono pochissimi: meno di 10 in tutto il Trentino".

 

Proprio questa mattina (7 giugno) l'assessora Stefania Segnana, sollecitata da un'interrogazione presentata dal consigliere di Azione Ugo Rossi sulle criticità dei pronto soccorso trentini, ha presentato dei numeri preoccupanti che mostrano una situazione per nulla positiva. Tra i reparti più colpiti, quello della medicina d'urgenza e il pronto soccorso di Trento. A fronte della necessità di 28 dirigenti medici infatti solo 17.4 sono operativi (conteggiati a tempo pieno equivalente) e 2 conteggiati in termini di teste.

 

Un organico che presenta numeri ben al di sotto delle necessità e che non verrebbe salvato dai pochissimi medici no vax sospesi dal servizio: "Il reintegro di questi medici non risolverebbe nulla - prosegue Ioppi - il medico ospedaliero che è a contatto con i casi clinici è soltanto stimolato alla ricerca e allo studio e di conseguenza è più propenso a considerare la vaccinazione come uno strumento utile ed efficace".

 

L'adesione alla vaccinazione anti Covid tra i medici dipendenti dell'Apss, conferma Ioppi, "è stata veramente alta, quasi del 99 percento". Qualche resistenza in più è stata trovata in alcune categorie di professionisti: "Sicuramente tra gli odontoiatri, medici pensionati che non lavorano più e quelli di medicina generale. I 4-5 di quest'ultima categoria che sono stati sospesi, hanno creato grossi problemi perché hanno lasciato scoperti circa 8mila pazienti in totale".

 

Numeri diversi sono stati contati invece tra infermieri e Oss, "che hanno presentato cifre molto più alte di non vaccinati", conclude Ioppi.

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