Rsa in difficoltà, Segnana: ''Prevederemo nel corso del 2023 un intervento che individui le risorse necessarie''
Sono state approvate oggi le direttive 2023 delle Rsa pubbliche e private. Per la retta alberghiera base 2023, ha precisato l'assessora Segnana “non si ritiene opportuno prevedere la possibilità per gli enti gestori di aumentarla"
TRENTO. Da un potenziamento dell'assistenza medica all'introduzione delle attività terapeutiche di carattere educativo e relazionale. Sono state approvate in queste ore da parte della Giunta Provinciale le nuove direttive per le Rsa. Si tratta di indicazioni alle quali devono riferirsi l'Azienda sanitaria e gli enti gestori con la definizione anche del finanziamento dei posti letto convenzionati.
Per quanto concerne le modifiche che vengono introdotte vi è un potenziamento dell’assistenza medica con la valorizzazione della funzione di coordinamento sanitario in stretto raccordo con Apss. Vengono di conseguenza aumentate le risorse di circa 1,7 milioni di euro per integrare il parametro assistenziale e per permettere agli enti gestori di assumere personale medico dedicato, dipendente o a scavalco con altre Rsa; i rappresentanti degli enti gestori dovranno presentare al Servizio provinciale una proposta entro il 28 febbraio 2023.
Non ci sarà un aumento delle rette vista anche la situazione economica delle famiglie. Dal punto di vista delle tariffe sanitarie, erogate da Apss alle strutture, vengono adeguate di euro 0,24 a posti letto base e di 0,48 euro per i posti letto di nucleo.
Viene previsto che le Rsa possano avvalersi, in via sperimentale e previa autorizzazione provinciale, di un sistema automatizzato per la preparazione delle terapie gestito internamente oppure da altra Rsa, a beneficio dei propri residenti non autosufficienti. Vengono inserite, come già detto, tra le attività di riabilitazione, le attività terapeutiche di carattere educativo e relazionale mirate al recupero delle potenzialità nel contesto della vita quotidiana con possibilità di coprire il relativo parametro, fino ad un massimo del 20%, con personale in possesso del diploma di laurea in Educazione professionale.
Si prevede, infine, che Spazio Argento possa proporre l'attivazione sperimentale dei posti letto di sollievo dinamici disciplinati nelle Direttive Rsa 2020. Si tratta di 9 posti letto attivabili per massimo 4 mesi nelle Comunità che ne hanno manifestato la necessità.
"Le nuove direttive, oltre a dare le indicazioni per l'assistenza ad Azienda sanitaria e agli enti gestori e a definire il finanziamento dei posti letto convenzionati - spiega l'assessora Segnana -, tengono conto del nuovo assetto organizzativo di Apss, con il quale vengono messi al centro i Distretti sanitari, a garanzia di una maggior prossimità delle cure e migliore gestione integrata di attività sociali e sanitarie”.
Per la retta alberghiera base 2023, ha precisato l'assessora “non si ritiene opportuno prevedere la possibilità per gli enti gestori di aumentarla, stante la situazione di difficoltà economica delle famiglie; di contro proprio per sostenere gli enti gestori in difficoltà economica a causa del rincaro dei prezzi, prevederemo nel corso del 2023 un intervento che individui le risorse necessarie; in tal senso ricordo anche il contributo appena stanziato con la legge di stabilità 2023 per la rivalutazione dei Tfr 2022".
Nella legge di stabilità provinciale 2023, è previsto che per consentire il pareggio dei bilanci delle Apsp che gestiscono Rsa, in ragione dell’incremento dell’inflazione nel corso del 2022, la Provincia possa riconoscere alle stesse un contributo di misura massima pari alla rivalutazione dei Tfr relativi al personale dipendente, rimandando ad una successiva deliberazione l'individuazione dei criteri attuativi.
La spesa complessiva per le Rsa per l’anno 2023, a carico del servizio sanitario provinciale, ammonta a 142.831.432,60 euro ed è di circa 1,5 milioni di euro superiore al finanziamento 2022.