Morte di David Sassoli, Ianeselli: ''A luglio ci avevi ricordato che l'Europa è il nostro destino''. Il cordoglio di Kaswalder e Fugatti
Il presidente della Provincia ricorda: ''Gli siamo grati per la vicinanza che ha dimostrato in maniera fattiva negli anni in cui ha operato dallo scranno più alto di questa istituzione''
TRENTO. È morto nella notte il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli. L'ex giornalista Rai si è spento nella notte al Centro di riferimento oncologico di Aviano, dove era ricoverato per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario.
Volto storico dei tg, poi passato alla politica, era nato 65 anni fa a Firenze e lascia la moglie Alessandra Vittorini e i due figli Livia e Giulio. Grande il cordoglio in tutta Italia e anche in Trentino non si sono fatti attendere i messaggi di commiato. ''E’ triste e sgomenta anche Trento, stamane, alla notizia che prematuramente è scomparso David Sassoli - comunica il presidente del consiglio provinciale Walter Kaswalder -. La figura del presidente italiano del Parlamento europeo si era conquistata nel tempo, prima da mezzo busto televisivo e poi da politico e protagonista delle pubbliche istituzioni, un rispetto e una stima che davvero attraversavano tutto l’arco delle posizioni politiche. Serio, preparato, cordiale, rispettoso di tutti, appassionato, Sassoli è stato un esempio di come si rappresentano i cittadini e si coltiva la democrazia. A nome di tutti i colleghi consiglieri esprimo dunque cordoglio e dolore, ricordando anche le due occasioni in cui Sassoli fu ospite della nostra città e della Provincia Autonoma, nel nome di Antonio Megalizzi e per onorare la sua forte convinzione di un’Europa fondata sulle persone, sui giovani, sui territori, sulle idee''.
Il sindaco di Trento Franco Ianeselli su Facebook ha scritto: ''A luglio eri stato qui a Trento, per la cerimonia di laurea ad Antonio Megalizzi. E ci avevi ricordato che "l'Europa è il nostro destino". Riposa in pace, Presidente''. E parla di ''grande tristezza e commozione'' anche il presidente della Provincia Maurizio Fugatti.
“Ciò che lo legava alla nostra terra di Autonomia era un’amicizia nel nome di Antonio Megalizzi - spiega il governatore del Trentino -. Gli siamo grati per la vicinanza che ha dimostrato in maniera fattiva negli anni in cui ha operato dallo scranno più alto di questa istituzione”. Lo scorso luglio, Sassoli era intervenuto a Trento per partecipare al conferimento della laurea magistrale a titolo d’onore in European and International Studies a Megalizzi, mentre nel febbraio 2020 aveva preso parte all’inaugurazione della Fondazione che porta il nome del cronista trentino. “Di fronte all’intolleranza, all’odio e alle minacce terroristiche, alle ingerenze straniere, alle sfide nuove che ci presenta il mondo globale, Antonio ci avrebbe ricordato che l’Europa è il nostro destino, o come amava ripetere ‘la vera chiave del nostro futuro’” aveva ricordato il presidente Sassoli davanti ai familiari di Megalizzi.