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Crollo sul gruppo del Brenta, frana di 20 mila metri cubi di roccia (FOTO e VIDEO): un masso enorme è piombato sul sentiero

Fortunatamente non sono rimaste coinvolte persone nel distacco di grandi dimensioni sul versante est del Monte Daino. Il geologo e i tecnici hanno effettuato un sopralluogo per verificare la situazione e la stabilità della parete

Di L.A. - 27 maggio 2022 - 18:21

MOLVENO. "Non ci sono segni di persone coinvolte nella frana che si è verificata nel gruppo del Brenta sul versante est del Monte Daino". A comunicarlo la Provincia. "Il sentiero 332 rimarrà chiuso per evitare pericoli agli escursionisti".

Una frana di grandissima dimensioni si è staccata intorno a mezzogiorno di oggi, venerdì 27 maggio, quando è stato avvertito nella vallata un boato fortissimo e poi si è assistito il crollo di una ampia sezione della montagna sulla parte est del gruppo di Brenta in zona località Casinati (Qui articolo).

 

 

Un grosso blocco di roccia, di circa 120 metri cubi è franato sul sentiero tra malga Andalo e Rifugio Selvata e per questo il tracciato è stato tempestivamente chiuso. 

Le varie unità di emergenza sono subito entrate in azione per verificare che non ci fossero escursionisti coinvolti nella slavina di sassi e roccia. I vigili del fuoco di Molveno sono operativi per posizionare la segnaletica di avviso e di informazione sui sentieri dell'area; stessa operazione viene portata avanti verso Andalo. Attive anche le strutture provinciali e comunali.

E' decollato l'elicottero per con il geologo della Pat per verificare la situazione e la stabilità della parete. Il fronte appare di circa 250 metri in lunghezza e altrettanti in larghezza, come verificato dal professionista.

La frana nel suo complesso è tra i 15.000 e i 20.000 metri cubi di roccia, con una nicchia di distacco alta 60-70 metri, larga 25-30 metri e profonda 10-15 metri.

Il sentiero 332 rimarrà chiuso per evitare pericoli agli escursionisti, il rifugio Selvata e malga Andalo possono essere raggiunti tramite altre vie di accesso. L’ipotesi è che la frana sia stata causata dalle forti piogge, che probabilmente hanno destabilizzato la roccia.

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