Bollette triplicate e le casse dei Comuni rischiano di svuotarsi. Stop all'illuminazione nei parchi, via anche le luminarie? Gianmoena: ''Serviranno linee comuni''
Nei giorni scorsi il Comune di Predaia ha deciso di spegnere l'illuminazione del cimitero e anche quella di alcuni parchi. Ma sono davvero molte le amministrazioni che si trovano a fare i conti con le bollette dell'energia triplicate e con fondi che arrivano dal Governo e della Provincia insufficienti. Il presidente del Consorzio dei Comuni: "Nei prossimi giorni cercheremo di confrontarci per avere tutti delle linee comuni. Bisogna risparmiare e i Comuni hanno già iniziato ma tanti nostri servizi sono fondamentali per una comunità"
TRENTO. Gli aumenti delle bollette rischiano di affondare i bilanci comunali. Dall'illuminazione pubblica ai servizi come palestre e palaghiaccio. La preoccupazione è tanta, si teme la stangata che potrebbe arrivare nei prossimi mesi.
La sindaca di Predaia Giuliana Cova nei giorni scorsi ha deciso di pubblicare la bolletta che l'amministrazione ha ricevuto dell'energia di luglio (QUI L'ARTICOLO). L'importo rispetto allo stesso mese dello scorso anno è triplicato tanto da decidere di spegnere l'illuminazione nei cimiteri e in alcuni parchi pubblici.
Il comune della Val di Non, però, non è l'unico a trovarsi in questa situazione. Già negli scorsi mesi altri sindaci si sono trovati con il dover mettere in campo azioni di risparmio che ora, però, rischiano di non essere più sufficienti. “L'aumento dell'energia sta andando avanti da ormai diversi mesi e diverse amministrazioni hanno cercato di darsi delle regole per riuscire a contenere i rincari. Ma se questo trend di aumenti non si ferma ci troveremo davvero in difficoltà” spiega a il Dolomiti il presidente del Consorzio dei Comuni, Paride Gianmoena.
Presidente, ci sono i comuni che iniziato a spegnere l'illuminazione pubblica e questo potrebbe essere solo un primo passo perché alcuni pensando giá anche ad altri interventi per far fronte a bollette dell'energia triplicate.
Si, molti comuni sono già intervenuti per risparmiare attraverso due azioni: la prima è quella di darsi delle regole interne per sensibilizzare le strutture al risparmio. La seconda azione è quella di ridurre l'illuminazione o spegnerla definitivamente alternando le zone. Con il passare delle settimane e l'aumento dei costi è evidente che le amministrazioni cercheranno di attuare misure per risparmiare qualcosa. Questi aumenti ci stanno coinvolgendo tutti perché come Comuni siamo proprietari di molte strutture. Abbiamo diversi impianti energivori come le piscine e i palaghiaccio che hanno molta importanza all'interno delle nostre comunità.
A livello economico sono stati richiesti degli aiuti che possono in qualche modo tamponare questi aumenti dell'energia?
Attraverso l'Anci, con il presidente Fugatti e l'assessore Gottardi, abbiamo chiesto dei fondi per cercare di coprire questi aumenti di costi nella consapevolezza che oggi le priorità sono le imprese e le famiglie. I margini di manovra che hanno i comuni non sono tanti ma qualcosa si può ancora fare. Certo è che se la situazione non cambia e il trend di aumento prosegue, allora ci troveremo davvero in difficoltà.
A livello nazionale sono stati stanziati per tutti i comuni 400 milioni di euro e di questi circa 3 milioni 400 mila euro sono arrivati ai Comuni trentini. C'è stata poi una seconda trance uguale. A livello di Trentino, i Comuni con il protocollo integrativo di finanza locale, sono stati stanziati 5 milioni per i rincari legati all'energia e con criteri diversi rispetto a quelli nazionali. Proprio per questo stiamo raccogliendo dei dati e a partire da lunedì le amministrazioni riceveranno un modello da compilare che ci permetterà di capire in modo esatto la situazione sul territorio.
Abbiamo bollette triplicate, quadruplicate in alcuni casi. Sono stanziamenti sufficienti?
No, è evidente che questi 5 milioni saranno forse nemmeno sufficienti a coprire Trento. Bisogna cercare di risparmiare e di sensibilizzare. E' da diversi mesi che i Comuni stanno lavorando su questa strada.
Quali azioni potrebbero arrivare nei prossimi mesi per risparmiare energia? Un Natale senza luminarie?
Già dalla prossima settimana un tema che volevo trattare assieme a tutti i Comuni è quello di riuscire a darsi delle regole comuni, non obblighi, ma delle linee comuni per permettere una uniformità nelle azioni da mettere in campo e quali priorità seguire. E' ovvio che anche le luminarie sono un tema. Non possiamo arrivare ad una situazione in cui un comune ha le luminarie accese e l'altro vicino no. Bisogna riuscire a decidere assieme a livello di sistema dei comuni. Tra l'altro è emerso già a giugno che i risparmi che erano stati portati a casa nel corso degli anni grazie alla sostituzione dei vecchi impianti con l'illuminazione led sono già stati tutti bruciati.