In Canada bruciano le Chiese dopo il ritrovamento delle tombe dei bimbi nativi strappati alle famiglie e morti nel mistero, tra abusi e malattie
Una commissione d'inchiesta del 2008 aveva affermato che si è trattato di un ''genocidio culturale'' ma sarebbero migliaia i bambini Inuit e Metis fatti scomparire dalle comunità gestite dalla Chiesa cattolica durante i percorsi di rieducazione alla cultura occidentale. Trudeau ha chiesto scusa venerdì al Paese e al mondo e ha chiesto al Papa di fare altrettanto
OTTAWA. Bruciano le chiese in Canada dopo che è emerso l'ennesimo scandalo legato alla Chiesa Cattolica: nei giorni scorsi, infatti, sono state trovate centinaia di tombe senza nome di bambini in siti gestiti dalla Chiesa. Migliaie di bambini molti Inuit e Metis, iscritti a forza nelle scuole residenziali, strappati alle loro mamme e ai loro amici, sottoposti a maltrattamenti e abusi sessuali e più di 4mila morti avvenuti per varie ragioni, malattie, abusi e chissà cos'altro. La scoperta di 215 corpi di bambini nella British Columbia era stata commentata dai media nordamericani come un fatto ''indicibile'' che andava a confermare quello che tutti sapevano.
Si tratta di luoghi per seppellire i bambini delle popolazioni indigene che nel 19° e 20° secolo sono stati assimilati forzatamente ai coloni occidentali. La pratica di sottrarre i figli dei nativi per rieducarli alla nuova cultura era strutturale e si calcola che circa 150.000 bambini tra il 1863 e il 1998 siano stati, in questo modo, strappati alle loro famiglie per essere messi in queste scuole rieducative per la gran parte gestite dalla Chiesa. Ecco che allora, la macabra scoperta avvenuta in queste settimane, ha rinfrescato memoria e rabbia scatenando una violenta reazione. Una commissione d'inchiesta risalente al 2008 ha concluso le indagini sulla questione parlando di vero e proprio ''genocidio culturale'' e solo venerdì il premier canadese Justin Trudeau si è scusato con il suo Paese e con il mondo ed ha invitato il Papa a fare lo stesso senza escludere anche un'indagine penale.
E così ieri sono andate a fuoco altre due chiese cattoliche nel Canada occidentale. Nei giorni scorso altri due luoghi di culto erano stati bruciati sempre nella Columbia britannica. La Bbc spiega che gli incendi ''alla St Ann's Church e alla Chopaka Church sono iniziati a un'ora di distanza l'uno dall'altro nella Columbia Britannica. Gli ufficiali hanno detto che entrambi gli edifici sono stati completamente distrutti'', e ci sarebbe la mano dell'uomo all'origine: la Bbc li definisce ''sospetti''. Lunedì scorso altre due chiese cattoliche nella provincia sono state distrutte da incendi, mentre il Canada celebrava la Giornata nazionale dei popoli indigeni''.