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Coronavirus, la Pat chiude gli impianti, ma solo da mercoledì: ''Fiduciosi nella condivisione di questa scelta''

La Provincia: "La Giunta sta mantenendo costantemente i contatti, oltre che con l'esecutivo di Bolzano e la Regione Veneto, anche con le società che gestiscono gli impianti, fiduciosa nella condivisione di questa scelta". Impianti chiusi anche in Alto Adige come comunicato da Dolomiti Superski

Di Luca Andreazza - 09 marzo 2020 - 13:20

TRENTO. La Giunta provinciale ha deciso per la chiusura anticipata degli impianti di risalita in Trentino, stessa decisione anche in Alto Adige come confermato dal Dolomiti Superski.

 

I tornelli smettano di girare dalla sera di martedì 10 marzo, una decisione presa per garantire un rafforzamento delle misure per il contenimento dei contagi dopo le prime disposizioni impartite per evitare concentrazioni di persone non conformi alle disposizioni del decreto governativo.

 

Nei fatti la chiusura degli impianti entra in vigore da mercoledì 11 marzo. "La Giunta - si legge nella nota - sta mantenendo costantemente i contatti, oltre che con l'esecutivo di Bolzano e la Regione Veneto, anche con le società che gestiscono gli impianti, fiduciosa nella condivisione di questa scelta".

 

 

La tensione si è alzata dopo un week end di grandissima affluenza turistica e sono stati diversi gli appelli per bloccare gli impianti tra le opposizioni (Qui articolo), gli albergatori (Qui articolo), la richiesta firmata dalla Comunità di valle della val di Sole per chiedere il blocco degli impianti (Qui articolo) e l'intervento dei sindacati (Qui articolo).

 

Anche il Dolomiti Superski, con le sue zone sciistiche di Plan de Corones, Alta Badia, Val Gardena/Alpe di Siusi, Val di Fassa/Carezza, Arabba/Marmolada, 3 Cime Dolomiti, Val di Fiemme/Obereggen, San Martino di Castrozza/Passo Rolle, Rio Pusteria-Bressanone, Alpe Lusia/San Pellegrino e Civetta, di comune accordo con le associazioni degli albergatori dei territori interessati e in coordinamento con le Autorità politiche competenti, ha deciso in maniera autoresponsabile, la chiusura anticipata della stagione sciistica in corso, considerando il rapido propagarsi del coronavirus sul territorio italiano e i potenziali rischi per i turisti, il personale e la popolazione locale in tutte le aree sciistiche servite dai suoi impianti di risalita.

 

"Questo - commenta Dolomiti Superski - al fine di tutelare la salute e la tranquillità di chi abita in questi territori, di chi ci lavora e di chi soggiorna. La chiusura avverrà entro la fine della giornata di domani, martedì 10 marzo, per permettere un ordinato rientro dei turisti attualmente ospitati. Siamo estremamente dispiaciuti di dover prendere questa decisione di carattere assolutamente eccezionale, ma riteniamo che questo passo sia di fondamentale importanza per arginare, per quanto possibile anche nei nostri territori ad altissima densità turistica, il rapido propagarsi del coronavirus. Ringraziamo tutti gli sciatori che abbiamo potuto ospitare nelle nostre aree sciistiche durante questa stagione e ci auguriamo di poterli salutare presto nuovamente quali graditi ospiti delle Dolomiti".

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