Rogo in Panarotta, i forestali fermano un uomo: aveva armi, munizione e anche un lacrimogeno
L'allarme è scattato poco dopo le 20 di ieri, venerdì 9 agosto, nella zona boschiva di Vetriolo. A fuoco gli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia. L'origine delle fiamme è subito sembrato dolosa. Su un fuoristrada materiale probabilmente usato per l’innesco e da lì sono partite le perquisizioni
VETRIOLO. Un uomo segnalato all’autorità giudiziaria, il sequestro di armi, munizioni e anche un lacrimogeno. Questo è il risultato dell’attività ispettiva condotta nelle ultime ore dal Corpo forestale provinciale a seguito di un incendio che è stato appiccato nei boschi sulle pendici sud della Panarotta.
L'allarme è scattato poco dopo le 20 di ieri, venerdì 9 agosto, nella zona boschiva di Vetriolo, quando i tronchi degli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia dell'ottobre scorso, raccolti e accatastati per diventare poi cippato, sono stati avvolti dalle fiamme (Qui articolo).
Immediato l'intervento dei vigili del fuoco di Levico, così come dei corpi di Novaledo e di Roncegno. Le tempestive operazioni di spegnimento dei pompieri hanno permesso di evitare che il fronte delle fiamme si potessero propagare alla vegetazione circostante.
Una volta spento l'incendio sono partite le indagini. Fin da subito si è sospettata l'origine dolosa delle fiamme e per questo sono state organizzate delle pattuglie di monitoraggio delle strade forestali e delle baite presenti in zona.
La svolta quando su un fuoristrada è stato ritrovato del materiale probabilmente usato per l’innesco. Un sospetto che il proprietario del mezzo avrebbe consolidato: da qui la decisione di perquisire la sua abitazione.
Lì i forestali si sono imbattuti in un vero arsenale detenuto illecitamente: armi, munizioni, anche armi da guerra e un ordigno lacrimogeno.
Il tutto è stato posto sotto sequestro e l'uomo, come detto, è stato segnalato alla competente autorità giudiziaria.