E' spelacchiato, bocciato l'albero trentino regalato a Roma
Dopo le polemiche legate all'albero dell'anno scorso donato da Pinzolo e Madonna di Campiglio, questo Natale il bis. Ironia sul web per l'abete della Val di Fiemme, già ribattezzato 'Spelacchio'
ROMA. Bocciato anche quest'anno l'albero di Natale trentino donato al Comune di Roma. L'anno scorso nell'occhio del ciclone era finito l'esemplare di 20 metri donato da Pinzolo e Madonna di Campiglio. L'albero posizionato in piazza Venezia era risultato il fanalino di coda tra gli abeti d'Italia giudicato spelacchiato, storto, poco illuminato e senza decori. Era stato ribattezzato 'salice piangente'.
Il Comune era corso ai riapri e aveva chiamato un allestitore da Napoli per porre rimedio al fine di rendere più natalizio e appariscente l'albero. Non va tanto meglio quest'anno all'albero donato dalla Val di Fiemme. Il punto di partenza erano 600 sfere tra i 20 e i 40 centimetri, 4 mila metri di illuminazione a led e un'altezza più imponente dell'anno scorso. Niente, non è bastato. Le fronde non sono abbastanza rigogliose e sono cominciati infatti gli sberleffi sul web: triste e spelacchiato.
E questa volta sembra inoltre che neppure l'accensione delle luci sia servita a migliorare i giudizi sull'abete, che quest'anno è stato rinominato 'spelacchio'.