Carichi di mele contestati per difetto di qualità. Ma a marzo in commercio i prodotti migliori per pezzatura e colore
Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele
I responsabili del controllo della qualità delle mele acquistate dalla Grande distribuzione organizzata hanno acquistato un peso decisionale superiore a quello degli operatori commerciali che organizzano gli acquisti.
Questo succede in Italia ma anche nei Paesi nei quali si esportano mele del Trentino. La denuncia è di Franco Benamati, direttore commerciale del Consorzio Interregionale Ortofrutticolo (Cio) cui aderiscono 13 realtà associate operative in vari ambienti regionali.
Il controllo qualità sui carichi arrivati a destinazione è quotidiano e comporta frequenti casi di contestazione, mancato pagamento e/o rinvio al mittente di partite ritenute non corrispondenti ai requisiti concordati in fase di acquisto.
Il contenzioso dovrebbe diminuire o cessare totalmente dal mese di marzo quando saranno messi in commercio i carichi qualitativamente migliori e meglio rispondenti ai requisiti di pezzatura e colore.
Il riferimento riguarda soprattutto le mele Gala e la Fuji. Il mercato, annota Franco Benamati, procede comunque con regolarità per quanto riguarda la domanda. Le vendite da parte del Cio sono destinati per il 90% a mercati esteri.