Protesta dei profughi, "Frutto delle gravissime carenze del sistema nazionale e provinciale"
E' segretario alla Presidenza della Camera dei deputati, eletto in Trentino Alto Adige nel 2013 con il Movimento 5 Stelle
La protesta dei migranti di mercoledì 15 marzo a Trento fa capire che la situazione è diventata ormai insostenibile. Anche a Trento, giorno dopo giorno, la situazione si aggrava e questo episodio mette in luce le gravissime carenze del sistema nazionale e provinciale per affrontare la questione dei migranti: le strutture di accoglienza sono diventante enormi centri di raccolta di centinaia e centinaia di persone, costrette a rimanere in un limbo di incertezza per anni in condizioni che non fanno che esasperare il clima di frustrazione.
Il dato che ci allarma di più, è che non esiste una politica europea in grado di tutelare l’Italia, che deve farsi carico da sola di questa emergenza, con soluzioni del tutto insufficienti che speculano sui migranti e non risolvono il problema, al contrario lo scaricano sulla popolazione residente.
Un sistema di accoglienza efficiente dovrebbe prevedere prima di tutto tempi rapidi di identificazione e di assegnazione o meno dello status di richiedente asilo. Per uscire da questa situazione è sufficiente che il Governo accolga le proposte del Movimenti 5 stelle, che ha chiesto da tempo un piano di assunzioni per rendere rapide ed efficienti le commissioni devono identificare i migranti e valutare le loro richieste di asilo.
E poi bisogna evitare l’accentramento in grossi centri di raccolta, seguendo invece il modello dell’accoglienza diffusa, coinvolgendo i comuni.
Non possiamo continuare a sostenere noi italiani per conto di un’ Europa di burocrati il peso di una immigrazione sistemica. Le identificazioni siano rapide, chi ha diritto sia accolto nel rispetto delle regole, chi non ha diritto venga rimpatriato.