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Orsi e lupi, i sindaci solandri e la lettera data a Salvini: il Trentino come una satrapia orientale? Rossi: ''Non serve chiedere nuove competenze, Fugatti può già fare tutto se vuole''

DAL BLOG
Di Luca Pianesi - 26 agosto 2023

Direttore de il Dolomiti

Tutto bello, tutto giusto ma sul tavolo restano due grandi perché. Il primo è perché i sindaci solandri debbano consegnare al ministro Salvini la loro lettera quasi in segno di reverenza, quasi non fossimo in un Paese democratico e civile dove dei primi cittadini hanno tramite i canali ufficiali la possibilità di arrivare a ministri e ministeri (tra l'altro perché ci si debba affidare al ministro alle infrastrutture e trasporti è un vero mistero). No, bisognava andare ad omaggiare il leader della Lega con un incontro, ovviamente guidato dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti, quasi il Trentino fosse ormai una satrapia defilata che, vista l'occasione di aver qui un legato dell'impero, lo omaggia e accoglie donandogli la lettera che, si spera, poi, porti fin alla capitale. Ci rimettiamo al suo buon cuore e alla sua serietà nel mantenere le promesse fido Salvini, rispetterà gli impegni come è suo costume fare? Sperente, per dirla alla trentina. 

 

Non un bel momento dal punto di vista istituzionale per quei sindaci che tanto si lamentano negli ultimi mesi ma che molto poco hanno fatto negli ultimi anni per aiutare i loro cittadini a comprendere il fenomeno grandi carnivori, a chiedere risorse al satrapo locale per mettere in sicurezza i territori, per attrezzare malghe, attività agricole, per fare formazione e informazione, per risolvere i problemi più basici come sostituire tutti i bidoni della spazzatura. Ma a quanto pare in questo Trentino è più facile che dei sindaci scrivano una lettera tutti insieme e la consegnino, davanti al sorridente satrapo locale (il principale responsabile per le politiche non messe in atto in questi anni di governo provinciale), al legato dell'impero, capo di partito del nostro presidente della Provincia, che battere i pugni davanti a quest'ultimo per richiamarlo alle sue responsabilità di amministratore

 

 

Già perché al tutto bello e tutto giusto che chiedono i sindaci va aggiunto il secondo gande perché. Ed è perché chiedere più competenze per la Provincia quando il satrapo di cui sopra può già fare tutto grazie a quanto, seguendo le normali vie di un sistema democratico (quindi prima si legifera e lo si cerca di fare bene e poi ci si sottopone ai controlli del caso, nel caso specifico della Corte Costituzionale attendendo l'esito che, nell'era pre-Fugatti era quasi sempre positivo per il serio Trentino), l'ex presidente della Provincia Ugo Rossi aveva fatto. Lo facciamo spiegare direttamente a lui: ''Ho letto la lettera dei sindaci solandri a Salvini - spiega Rossi -. Condivido tutto tranne un punto. Quando dicono che la competenza deve essere più autonoma dai ministeri. E' già così. Da quasi 5 anni. Da quando la corte costituzionale ha validato la legge 9 del 2018. E da allora non è stato fatto dalla Provincia nessun atto in applicazione di quella legge se non dopo la morte di Andrea Papi''.

 

E se la legge 9/2018 permette di abbattere lupi e orsi ''problematici'' (che, quindi, semplicemente rappresentano un pericolo concreto per gli allevatori, basta acquisire il parere Ispra e poi si può anche decidere di non seguirlo e di andare avanti per la propria strada) a questa aggiungiamo l'articolo 52 dello Statuto che permettere di procedere a cattura o abbattimento anche senza parere Ispra se c'è un pericolo per l'incolumità pubblica (Rossi Jj4 l'aveva fatta abbattere rapidissimamente perché ritenuta pericolosa). Quindi le fattispecie di intervento sono già tutte comprese. Il resto sono inchini per compiacere il potere e per mettere al riparo sé stessi dalle responsabilità.  

 

''I sindaci solandri hanno ragione a dire che non hanno gli strumenti giuridici per intervenire - conclude Rossi - e fanno bene ad informare anche il governo ma questa è la verità. La competenza è del Presidente della Provincia e Fugatti non l'ha utilizzata. Ci ha provato (e malamente) solo dopo il tragico episodio''. 

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