Contenuto sponsorizzato

Il caso Cospito e l'ennesima sconfitta politica del centrosinistra che pensa di difendere le istituzioni perdendo di vista le istituzioni

DAL BLOG
Di Luca Pianesi - 03 febbraio 2023

Direttore de il Dolomiti

Il caso Cospito segna un'altra sconfitta per il Partito democratico e mostra come il centrosinistra sia sempre più alla deriva, in difficoltà anche solo ad intercettare delle tematiche di medio interesse per la comunità, inattuale sempre, tragicamente fuori fase anche nei modi e nei tempi della comunicazione. Segna, invece, un'altra vittoria per il Governo Meloni e per Fratelli d'Italia che, forte anche delle incapacità dei suoi avversari, appare paradossalmente sempre più solido anche sul piano istituzionale, in qualche modo ''Stato'' come non ci si sarebbe immaginati solo poche settimane prima del voto.

 

Il paradosso sta racchiuso nella vicenda Donzelli: apparentemente uno scivolone istituzionale che ha aperto le polemiche in casa Pd e Bonelli-Fratoianni tutti intenti a ricordare che non sarebbero stati rispettati i crismi della procedura, che il Donzelli aveva rivelato informazioni più o meno segrete, che si sarebbe dovuto dimettere. Senza considerare che quanto rivelato dallo stesso Donzelli in Parlamento per l'opinione pubblica ha cambiato tutto, ha spostato senza se e senza ma la bilancia della discussione a favore del Governo e di chi resta fermo nella difesa del 41Bis isolando chi sta protestando e manifestando in favore della battaglia di Cospito e dei sodali anarchici in tutta Italia. 

 

Lo ha fatto spiegando a tutti che le mafie stanno ''tifando'' per Cospito e gli anarchici. ''È uno strumento della mafia - ha riferito in Parlamento Donzelli - non solo perché lo dice Cospito. Dai documenti che si trovano al Ministero della Giustizia, Francesco Di Maio del clan dei casalesi diceva, incontrando Cospito: ’Pezzetto dopo pezzetto si arriverà al risultato’, che sarebbe l’abolizione del 41 bis. Cospito rispondeva: ’Dev’essere una lotta contro il 41 bis, per me siamo tutti uguali’''. A queste parole Donzelli ha fatto seguire l'attacco al Pd, quello abbastanza spregevole, con l'accusa di difendere la mafia, quasi da ex parlamentare di opposizione.

 

Ma tolta quest'ultima parte del suo intervento le sue dichiarazioni cambiavano le carte in tavola nettamente. Impossibile, ora, stare con Cospito e la protesta degli anarchici alla luce di quanto emerso. Fatti, si dirà, che saranno pubblicati, in parte, anche su Repubblica e poi su Domani. Ma la polemica doveva deflagrare in altro modo. In casa Fratelli d'Italia (come in quella del M5S o della Lega e in parte anche di Italia Viva e Azione) è ormai ben risaputo che quel che esce sui giornali non fa più opinione (se non tra ristrette cerchie di persone). L'opinione pubblica si costruisce in rete o in Tv. E allora era talmente importante rivelare all'opinione pubblica quei fatti che si poteva rischiare anche lo scivolone istituzionale.

 

A sinistra ci si è fermati, nella polemica dei giorni successivi, a sottolineare la forma: ''Donzelli dimettiti'' e ''non siete all'altezza perché avete rivelato notizie sensibili'' (per carità importante e infatti sulla vicenda indagheranno gli organi deputati a farlo); ma intanto il resto del Paese andava avanti a discutere la sostanza: ''Il 41Bis va difeso'' ''il disegno di chi protesta ora è chiaro, lo Stato non può cedere ai ricatti''. Se a questo si aggiungono le dichiarazioni della presidente del consiglio Meloni che ribadisce come lo Stato debba fare di tutto per garantire lo stato di salute di Cospito come di chiunque è al 41Bis, perché è una questione di civiltà, ma che non si faranno passi indietro sulle misure decise il paradosso è completo: gli istituzionali, alla fine di questa vicenda, diventano loro mentre chi per giorni ha protestato attaccando sul mancato rispetto delle istituzioni scivola nel cantuccio della polemica sterile e finisce per risultare confuso nel comunicare la propria posizione.

 

Alla fine il Pd come la pensa sulla questione? Via il 41bis o resti il 41bis? Cospito va ascoltato o no? La battaglia che stanno conducendo gli anarchici merita solidarietà o meno? Magari Donzelli dovrà dimettersi (difficile ma chissà) da vicepresidente del Copasir per aver compiuto uno scivolone istituzionale ma dopo quanto emerso è praticamente impossibile non stare dalla parte delle istituzioni e quindi dello Stato. 

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Cronaca
22 gennaio - 09:40
L'incidente è avvenuto ieri e nel pomeriggio sono scattate le ricerche dopo che l'anziano non aveva fatto ritorno a casa
altra montagna
22 gennaio - 06:00
Il primo cittadino di Valbondione, Walter Semperboni, difende il progetto di collegamento dei comprensori sciistici di Colere e Lizzola. Poi [...]
Cronaca
21 gennaio - 12:43
Un giovane ubriaco e molesto al “Maturaball” di Varna, in Alto Adige, è stato sanzionato: per lui scatta il foglio di via [...]
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato