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Da Frank Peter Zimmerman a The Tenebrae Choir, la Stagione della Filarmonica vuole raccontare il vasto universo musicale contemporaneo e la genialità nel superare tempo e spazio

DAL BLOG

Analisi, recensioni, presentazioni delle grandi opere nella prestigiosa sala della Società Filarmonica di Trento

Ai nastri di partenza la Stagione 2024 della Società Filarmonica di Trento. La programmazione intende raccontare il vasto universo musicale contemporaneo con l'eleganza delle note provenienti da ogni strumento e plasmate dalle più diverse mani unita alla genialità di menti che superano le barriere del tempo e dello spazio.

 

Eleganza del suono, esaltata anche dal gesto sul palcoscenico, dagli sguardi d’intesa verso i compagni e il pubblico in sala: piccoli movimenti poco convenzionali, capaci di commuovere ed emozionare. Un’eleganza quasi antica quella del violinista Frank Peter Zimmerman (artista che ha ormai assorbito le tradizioni più profonde del repertorio classico) - invitato ad inaugurare la Stagione giovedì 18 gennaio - ma chiamata subito a confrontarsi con quella assolutamente dinamica e modernissima della cornista dei Berliner Philarmoniker Sarah Willis (25 gennaio), sempre pronta a incontrare ogni tipo di pubblico, dal vivo come sul web, scegliendo i compagni più inaspettati per gli ambienti della classica. Altrettanto inaspettata, perché inedita e assolutamente personale, sarà la terza serata (30 gennaio) con il mandolino di Avi Avital a confronto con le antiche tradizioni musicali della nostra cultura.

 

L'incontro con i quartetti d'archi invitati - Doric (6 febbraio), Barbican (28 ottobre), e Leonkoro (15 ottobre) - offrirà un'esperienza più consueta, pur nel confronto con i tanti complessi simili approdati a Trento, che metterà in risalto una nuova strada nella lettura delle pagine più intense della tradizione musicale occidentale.

 

Accanto, poi, a meravigliosi interpreti della tastiera, dalla storica vincitrice del Busoni, Lilya Zilberstein (23 ottobre) alle nuove rivelazioni dei fratelli Lucas & Arthur Jussen (26 novembre) e Marie Ange Nguci (20 marzo) passando per il virtuosismo impavido della giovane organista Isabelle Demers (14 novembre), emergono proposte cameristiche dalla sonorità intensa e ricca: quella finemente elegante del Sestetto guidato dagli Hagen e Gringolts (19 novembre) e la più esuberante del Quintetto Turner con l’italiano Giorgio Lazzari (13 marzo); quelle solo strumentali di Ettore Pagano con l’Orchestra Femminile del Mediterraneo (19 febbraio), di Enrico Dindo con i Solisti di Pavia (26 marzo), e ancora il Concerto Italiano di Rinaldo Alessandrini (5 aprile).

 

E, dopo un “antico” già annunciato da un trio stellare (Emmanuel Pahud, Trevor Pinnock e Jonathan Manson - 5 marzo) ecco due novità assolute per Trento destinate a lasciare un segno profondo nell’animo: il Diderot Ensemble (3 dicembre) e The Tenebrae Choir (8 ottobre).

 

Diverse saranno le possibilità di supportare l’attività della Società Filarmonica di Trento, dal nuovo Abbonamento Gold che copre l’accesso a tutti gli appuntamenti dell’anno organizzati dalla Filarmonica, sensibili riduzioni riservate a studenti, famiglie e over 65 e Carnet di quattro concerti a scelta. Disponibilità online e agli uffici della Filarmonica (lunedì - venerdì, 8.30 - 12.30) a partire dal 18 dicembre (Qui info sui biglietti e sul programma).

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