Tra tutti gli animali l’uomo è il più crudele. È l’unico a infliggere dolore per il piacere di farlo
Ribelle quanto basta amo gli animali e in particolare i gatti. Inseguo sempre i miei sogni come quello di scrivere e da sempre racconto storie spesso e volentieri di mici e micie.
Ho smesso di scrivere per un po'. Mi sembra di sentire l'eco della voce di coloro che menzionerò a breve: e perché non hai continuato a non farlo? Si, mi sono presa una pausa per l'ondata di odio che mi è arrivata su Fb (non solo quella, intendiamoci, anche molta solidarietà e condivisione) che mi ha travolto come un ciclone malevolo dopo il mio articolo sull'orsa Jj4. I cosiddetti "leoni da tastiera" si sono sbizzarriti. E io forse non ero preparata, non scrivo di mestiere (altro eco: e si capisce subito, ah ah ah) e ho sempre pensato di vivere in un Paese dove ognuno può esprimere il proprio pensiero, con il quale ovviamente si può essere discordi, senza per questo essere acidi e malevoli. Evidentemente mi sbagliavo.
Siccome, però, io di quello che pensano gli altri di me ne ne sono sempre infischiata alla grande, e rispondo solo alla mia coscienza passato il primo momento di smarrimento, mi sono ripigliata ed eccomi qui. Sincera e schietta come sempre. E voglio parlare, per chi avrà la buona grazia di leggermi, dell' argomento che prediligo. Sono in Puglia, nella mia Monopoli, dove cielo e mare si confondono, dove, a dire la verità, e sono in spiaggia in questo momento, c'è un tale caldo che travalica l'umana comprensione.
Prima di partire però (la vacanza sta andandosene svelta come i granelli di sabbia fra le dita), mi sono assicurata che la mia tribù a 4 e due zampe, in ordine di età, Tina , Shira, Calypso e Liuba, le ragazze pelose da 4 miao diversi, e Cico, il pappagallino più dolce del mondo, avessero le dovute cure, visto che le prime due hanno 20 e 17 anni, e cominciano a risentire dell'età. In caso contrario non mi sarei mossa. Perché? Perché un animale è per sempre. Non c'è nulla al mondo di più dolce e indifeso di un cane o un gatto, che ti dona il suo cuore. Lo fa senza riserve, senza preclusioni, senza preconcetti, che sono precipui del genere umano. Ama incondizionatamente. E ho il cuore pesante, come ogni estate. Come ogni dannata estate sono cominciati e continuano gli abbandoni. Cuccioli chiusi nei sacchetti appena nati, cani e gatti adulti lasciati soli nel nulla, che grazie al meraviglioso mondo delle volontarie, ramificato in tutta Italia, talvolta hanno la fortuna di salvarsi e di trovare di nuovo l'amore di una casa.
Spesso però no e muoiono fra atroci sofferenze, anche nei canili e gattili, dove il caldo è a dir poco insopportabile. Mi domando incredula come sia possibile poi mi rispondo, in una Paese dove, in pochi casi per fortuna, abbandonano i neonati, maltrattano gli anziani e uccidono le donne, per molte persone, non tutte per fortuna perché moltissimi amano gli animali, che importanza vuoi che abbia un cane o un gatto? Eppure gli esempi di fedeltà di questi esserini si rincorrono sul web. Cani che vivono sulla tomba dei propri padroni, micetti innamorati della loro mamma umana eppure esiste sempre una parte di umanità spietata e crudele che non perdona. Ricordate il cane Angelo che scodinzolava mentre lo stavano torturando? Simbolo assoluto dell'efferatezza umana.
Flatus vocis. Me ne rendo conto in maniera tangibile. Nonostante ciò non smetterò mai questa mia battaglia. Tentare sempre ad ogni costo. Anche se non servisse proprio a nulla, ne sarebbe comunque valsa la pena.
Tra tutti gli animali l’uomo è il più crudele. È l’unico a infliggere dolore per il piacere di farlo.
(Mark Twain)